I sensori di prossimità capacitivi sono un tipo di sensore che può rilevare materiali metallici e non metallici. Sono in grado di rilevare e misurare materiali che sono conduttivi o offrono una maggiore costante dielettrica rispetto dell'aria. Sono in grado di rilevare materiali in forma solida, in polvere o granulato.
Come funzionano?
I sensori capacitivi utilizzano un campo elettrico per rilevare gli oggetti. Eventuali variazioni nella capacità dell'area di rilevamento vengono rilevate dal sensore, che quindi cambia stato.
In che ambito si utilizzano?
I sensori di prossimità capacitivi sono incredibilmente versatili poiché sono in grado di rilevare entrambi i materiali ferrosi e non ferrosi. Questi sensori sono spesso presenti all'interno del settore automobilistico, nell'industria alimentare e nei sistemi di stoccaggio e convogliamento. I sensori di prossimità capacitivi possono essere usati per rilevare liquido attraverso materiali non ferrosi come vetro o plastica. Le applicazioni tipiche includono il processo di stampaggio a induzione, il rilevamento del livello di liquidi e il controllo del livello del materiale.
Elementi da considerare
I sensori di prossimità capacitivi sono ideali per il rilevamento di tutti i tipi di materiali, ma è necessario tenerli a distanza da materiali non target. I materiali non target possono potenzialmente interferire con il sensore, e forniscono letture imprecise o errate.
I sensori di prossimità capacitivi hanno un'ottima durata e sono estremamente affidabili. Sono resistenti ai guasti e altre sostanze contaminanti come la polvere e le particelle nebulizzate hanno un impatto molto ridotto. Tuttavia, si dovrebbe tener conto che possono essere un po' più lenti nel fornire la lettura rispetto ai sensori induttivi.