Gli acquisti diretti
Si tratta degli acquisti detti "di produzione" o strategici. Appartengono alla classe A. In altre parole, si riferiscono a tutti gli acquisti che servono direttamente alla produzione di un prodotto o di un servizio. Le materie prime, i componenti elettronici, i materiali da costruzione... tutto ciò che è indispensabile per la continuità delle attività. È pertanto importante che i loro costi siano concordati a monte, e che tali acquisti siano centralizzati per ottimizzare le spese.
Gli acquisti indiretti
Contrariamente agli acquisti diretti, gli acquisti indiretti o "fuori produzione" corrispondono agli acquisti che non sono direttamente integrati nel prodotto o nel servizio. Questi acquisti sono inseriti nella classe B, se sono ricorrenti e strategici. Oppure nella classe C, se sono non ricorrenti e non strategici.
Indipendentemente dal fatto che siano considerati o meno strategici, sono comunque necessari al funzionamento dell'azienda. Inoltre gli acquisti indiretti, se opportunamente disciplinati, contribuiscono in modo non trascurabile alla riduzione dei costi di produzione. In questa categoria troviamo i beni immobili, le attrezzature, i servizi di pulizia o di manutenzione, le spese energetiche, i trasporti, le forniture ecc.
Gli acquisti selvaggi
Associati agli acquisti indiretti, gli acquisti denominati "selvaggi" sono considerati delle spese secondarie, talvolta addirittura indesiderabili. Gli acquisti selvaggi sono spesso effettuati in urgenza sfuggendo a qualsiasi controllo e non entrano nei cicli di acquisto predefiniti. Si stima che rappresentino il 20% degli acquisti indiretti e l'80% dei costi di gestione. Ne consegue che il loro controllo può generare dei risparmi significativi per le aziende.