- Pubblicato il 29 ott 2025
- Ultima modifica 29 ott 2025
- 5 min
Statistiche aggiornate MRO 2025: ecco l’ultima Ricerca di RS Italia

L’edizione 2025 della ricerca di RS Italia sul procurement dei materiali indiretti, realizzata in collaborazione con ADACI e l’Università Europea di Roma, fotografa un settore degli acquisti MRO (Maintenance, Repair and Operations) in profonda trasformazione. Dalla semplice gestione operativa alla leva strategica: il procurement dei materiali indiretti si conferma sempre più centrale per la competitività delle imprese italiane.
Tre direttrici definiscono questa metamorfosi: integrazione interna, sviluppo delle competenze e uso evoluto della tecnologia.
Stiamo assistendo a una vera rivoluzione culturale: la funzione acquisti diventa un motore di razionalizzazione e innovazione, capace di incidere sulle decisioni strategiche delle aziende.
Massimiliano Rottoli
Managing Director - RS Italia
Spesa MRO: le pressioni che guidano il cambiamento
Nonostante i progressi, le imprese italiane devono ancora fronteggiare forti pressioni economiche e organizzative. Similmente a quanto emerso nell'indagine MRO 2024, la pressione più marcata per la funzione acquisti resta la riduzione dei budget operativi (citata dal 72% del campione), seguita dalla necessità di comprimere i costi di inventario (57%).
Le difficoltà più concrete emergono nella quantificazione dei fabbisogni, complicata dalla molteplicità dei codici prodotto (71%) e dalle emergenze operative (55%). Per reagire, le aziende puntano su tre leve prioritarie:
- Digitalizzazione del processo d’acquisto (74%)
- Razionalizzazione e riduzione della base fornitori (64%)
- Sviluppo e qualificazione delle competenze del personale (58%)
Una direzione chiara, che mira a ridurre inefficienze e aumentare la resilienza della supply chain.

Competenze e metodologie: l’acquisto diventa strategico
L’indagine RS 2025 mostra un cambio di paradigma: la funzione acquisti non è più confinata a un ruolo operativo. Nel 40% delle imprese risponde direttamente alla governance e nel 67% rappresenta il riferimento principale per gli approvvigionamenti MRO.
Le decisioni si fondano sempre più sui dati: il 59% delle aziende utilizza i fabbisogni generati dai sistemi informativi aziendali, mentre il 56% analizza lo storico ordini. Solo il 42% ammette di non adottare metodi strutturati. Gli acquisti emergenziali (off-contract) sono in calo, ma rimangono una pratica significativa: quasi il 16% del campione effettua tra il 21% e il 50% degli acquisti MRO in modalità non programmata.
A confermare il salto di qualità, cresce l’adozione di metodologie avanzate:
- 43% utilizza logiche di Total Cost of Ownership (TCO) (rispetto al 39% che lo faceva specificamente per gli MRO nell'analisi precedente).
- 42% adotta logiche di portafoglio (Matrice di Kraljic)
- Il 56% valuta l'ufficio acquisti non solo per il cost saving, ma anche per il cost avoidance.
Oltre la metà delle aziende (62%) investe in formazione e aggiornamento, mentre il 48% ha aumentato il budget MRO rispetto all’anno precedente.
La professionalità delle persone e la qualità dei processi organizzativi sono il vero motore del cambiamento: la maturità della funzione acquisti è oggi il principale fattore competitivo.
Massimiliano Rottoli
Managing Director - RS Italia
Digitalizzazione: progresso concreto, ma non senza ostacoli
La digitalizzazione continua a essere un fattore abilitante. Il 73% delle imprese utilizza sistemi informativi integrati come SAP o Ariba, e il 60% ricorre a piattaforme di e-Procurement. La fase più digitalizzata resta la fatturazione (77%).
Non mancano però le barriere:
- 64% lamenta l’assenza di un investimento strategico a lungo termine
- 60% segnala difficoltà di integrazione dei sistemi con quelli dei partner
- 52% indica la qualità non omogenea dei dati come freno all’automazione
La digitalizzazione è la chiave per affrontare con efficienza la complessità degli acquisti MRO. Soluzioni integrate e strumenti come l’e-Procurement o il VMI consentono di ridurre tempi e costi, migliorando visibilità e continuità operativa.Marco Beltramo
Sales Director - RS Italia
Leve esterne: relazioni strategiche e sostenibilità
Nel 2025 si consolida la tendenza a costruire partnership di lungo periodo: l’81% delle imprese adotta contratti stabili e duraturi.
La sostenibilità entra a pieno titolo tra i criteri di valutazione dei fornitori:
- 64% apprezza packaging sostenibili o biodegradabili
- 54% preferisce fornitori che utilizzano energie rinnovabili
- 67% valorizza chi consolida gli ordini per ridurre le spedizioni
Tra le qualità più apprezzate dei partner MRO spiccano disponibilità (88%), affidabilità (87%) e puntualità (85%).
Il Vendor Managed Inventory (VMI) continua a essere una soluzione di nicchia: solo il 30% delle aziende lo adotta, nonostante i benefici riconosciuti in termini di maggiore disponibilità di prodotti (43%) e riduzione della complessità gestionale (41%). Le resistenze principali restano la diffidenza della governance (64%) e il timore di dipendenza da un unico fornitore (60%).

L’avanzata dell’Intelligenza Artificiale
Per la prima volta, la ricerca RS dedica un focus specifico all’Intelligenza Artificiale. Solo il 10% delle imprese dichiara un uso integrato dell’IA nei processi di procurement, ma il 27% è in fase di valutazione.
Le applicazioni più promettenti riguardano:
- Previsione della domanda e gestione scorte (60%)
- Automazione dei pagamenti (58%)
- Analisi dell’impatto ambientale e sostenibilità (51%)
Il 39% delle aziende ritiene che l’IA avrà un impatto significativo senza sostituire il lavoro umano. Le principali barriere? L’integrazione con i sistemi esistenti (71%), la resistenza culturale (64%), la necessità di aggiornare le competenze (76%) e le preoccupazioni per la privacy (69%).
L’IA rappresenta una sfida, ma anche una straordinaria opportunità per chi saprà tradurre i dati in valore strategico
Massimiliano Rottoli
Managing Director - RS Italia
Conclusioni: un procurement più maturo e connesso
L’edizione 2025 del report RS Italia evidenzia una funzione acquisti sempre più riconosciuta e misurata su parametri strategici come il cost avoidance. Le priorità per il futuro sono chiare:
- Identificare i rischi nella supply chain (79%)
- Gestire l’aumento dei costi (77%)
- Investire nella tecnologia più adatta (75%)
Il procurement MRO italiano è dunque entrato in una fase di maturità consapevole, dove competenze, sostenibilità e tecnologia si intrecciano per costruire filiere più efficienti, resilienti e responsabili. Un percorso che RS Italia continua a sostenere con strumenti, servizi e competenze per accompagnare le imprese nella loro evoluzione verso un futuro più intelligente e sostenibile.

