- Pubblicato il 2 ott 2023
- Ultima modifica 2 ott 2023
- 6 min
Come usare il multimetro digitale professionale
Scopri cosa sono i multimetri digitali, le caratteristiche, le funzioni e il loro uso in campo professionale.

Questo articolo esamina l'utilizzo del multimetro digitale professionale nell'ambito dell'ingegneria elettronica. Si descrivono i tipi di multimetri, come il tascabile e da banco, e si spiega il funzionamento di base. Vengono affrontate le differenze tra un multimetro e un tester, oltre a fornire suggerimenti per verificare il corretto funzionamento e l'uso del software. Concludendo, si evidenzia l'importanza di questi strumenti per elettricisti e professionisti del settore, sia nelle versioni tascabili che da banco.
Un multimetro digitale è uno strumento molto versatile usato nel campo dell’elettronica e nei circuiti elettrici per rilevare e misurare parametri e grandezze elettriche principali quali:
- Tensione (Volt)
- Corrente (Ampere)
- Resistenza (Ohm)
A seconda dello strumento utilizzato, possono inoltre essere rilevati altri parametri, come ad esempio:
- Frequenza
- Induttanza
- Conduttanza
- Corrente alternata
- Corrente continua
- Capacità (Farad)
- Decibel
- Temperatura
- Cicli di lavoro

Lo standard CEN EN 61010 suddivide i multimetri in quattro diverse categorie:
- CAT I, per la misura di correnti, tensioni e potenze molto basse.
- CAT II, per le misure in impianti elettrici residenziali e corrente alternata monofase.
- CAT III, per correnti trifase, pannelli di distribuzione
- CAT IV, utilizzato in luoghi in cui i livelli di corrente, tensione e potenza sono molto elevati, come quadri di grandi impianti industriali, ingressi dei servizi di fornitura, ecc.
Nella scelta di accessori per multimetri è importante verificare che rispettino questo standard e la categoria dello strumento usato.
Funzionamento del multimetro digitale
Un multimetro digitale professionale è composto da:
- tasto di accensione
- display per visualizzare le misurazioni e spesso anche altre informazioni
- selettore per scegliere la grandezza da misurare e l’unità di misura
- boccole per i puntali
- puntali rosso e nero
Dopo aver inserito i puntali nelle relative boccole e acceso lo strumento, si seleziona cosa si desidera misurare (resistenza, tensione e corrente, sia in corrente continua che in alternata) e con l'estremità libera dei puntali si testa il circuito nei punti stabiliti.
Spesso, questi strumenti sono venduti in kit multimetri composti dal multimetro vero e proprio, set di puntali, sonde, adattatori, clip a coccodrillo.
È importante ricordare che quando si collega al circuito, il multimetro modifica inesorabilmente il circuito stesso con la propria resistenza (dettaimpedenza di ingresso). La misura risulterà, quindi, tanto più alterata quanto più basso è il valore dell’impedenza di ingresso dello strumento. Per questo motivo un multimetro è tanto migliore quanto più alta è la sua impedenza di ingresso.
Il circuito e la misura possono venire alterati anche dalla conduttività del proprio corpo, perciò è importante ricordare di non entrare in contatto diretto con il circuito per aggiungere un altro fattore di disturbo.
È importante ricordare che anche i puntali sono soggetti alla rottura e all’usura per via dell’assottigliamento della sezione del cavo che ne deteriora le caratteristiche elettriche. Risulta, quindi, essenziale verificarne regolarmente la funzionalità e sostituirli quando necessario. Nel catalogo RS trovi un buon assortimento di cavi per multimetri.
Tipi di multimetro digitale: da banco, tascabile
Lo strumento fin qui mostrato e descritto è un multimetro digitale tascabile alimentato a batteria, che ha il grande pregio di essere leggero e portabile per permettere rilevazioni e misure sul campo e/o su circuiti difficili da raggiungere all’interno di dispositivi e macchine.
C’è poi il multimetro digitale da banco che trova la sua utilità in installazioni semi-permanenti anche in macchinari industriali. Nonostante un ingombro maggiore e la necessità di alimentazione elettrica, quello da banco offre risultati più accurati, un numero maggiore di misurazioni al secondo, la possibilità di essere visualizzati su display di dimensioni più ampie e di essere controllato da remoto su un computer.

Differenza tra un tester e un multimetro digitale
Nell’uso comune il multimetro viene comunemente chiamato “tester”, perciò quando senti parlare di ”tester” quasi sicuramente ci si sta riferendo a multimetri. In realtà il multimetro è uno strumento più articolato di un semplice tester, perché permette di verificare la presenza di diverse grandezze elettriche e di misurarne il valore.
Un multimetro può essere sia analogico che digitale:
- Il multimetro analogico ha una lancetta che si muove in un quadrante nel quale sono tracciate diverse scale graduate, una per ogni grandezza e scala misurabile. È più delicato e bisogna prestare maggiore attenzione per leggere le indicazioni in maniera corretta. Generalmente, è più costoso di uno strumento digitale di pari categoria. È da preferire quando si è in presenza di grandezze con valori che fluttuano molto velocemente. In tal caso l’oscillazione rapida della lancetta è più facilmente interpretabile con un “colpo d’occhio” rispetto ad una serie di numeri che si modificano (in ritardo) su un display.

- Il multimetro digitale, invece,non presenta un quadrante, bensì un display in cui la misura rilevata appare scritta in forma numerica, spesso con unità di misura e altre informazioni utili. È molto più robusto di un equivalente strumento analogico e molto più facile da usare e interpretare.

Come verificare se il multimetro funziona
La prima cosa da fare in caso di non funzionamento totale o bassa luminosità è verificare lo stato della batteria: con buone probabilità una sostituzione della batteria risolverà il problema. Se le misure non sono accurate verifica lo stato dei puntali, poiché i cavi si usurano e offrono resistenza al passaggio di corrente. Seleziona quindi il multimetro per la misura della resistenza e metti i puntali in contatto tra loro. Se la resistenza misurata è 0 Ω sono in buono stato, mentre se è maggiore di 1 Ω o rileva letture irregolari è arrivato il momento di sostituirli.
Se il problema non è risolto, apri lo strumento e verifica lo stato dei fusibili, eventualmente verificandone la resistenza con un altro multimetro e in caso sostituiscili. Se ancora non funziona, fai un rapido controllo visivo alla ricerca di eventuali fili e contatti corrosi o interrotti, ma se non emerge nulla le possibilità di risolvere il problema in modo fai-da-te sono esaurite ed è quindi giunto il momento di rivolgersi ad un riparatore professionista.
Uso del software per multimetro
I multimetri digitali professionali funzionano egregiamente senza alcun software, ma la presenza di un software permette di registrare le variazioni di potenza.
Un buon software di questo tipo deve avere diverse caratteristiche, quali:
- funzione di commutazione
- monitoraggio non presidiato
- visualizzazione trend
- separazione dei lavori
Vai alla sezione software per multimetri per approfondire queste caratteristiche e conoscere i software disponibili.
Conclusione
I multimetri digitali sono uno strumento indispensabile per elettricisti, riparatori e manutentori di impianti elettrici sia nelle versioni da banco che tascabili. Le versioni tascabili sono generalmente più economiche e risultano molto più robuste e facili da usare rispetto ai multimetri analogici.
Le versioni da banco permettono anche l’installazione semipermanente su macchinari industriali e controllo da remoto dei parametri di funzionamento. Se vuoi scoprire di più sul mondo dei multimetri e dei loro accessori, dai un’occhiata alla nostra offerta di multimetri e accessori
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