Conosciute le caratteristiche di base dello strumento di misura, vediamo l’alesametro come si usa in uno scenario di applicazione pratico, tenendo conto di alcune indicazioni che riportiamo qui di seguito.
Il funzionamento dell’alesametro si basa sul confronto tra le dimensioni interne del foro e un micrometro o un anello di riscontro (o anche una serie di lame), su cui si monta un comparatore. Ecco perché se utilizzato privo dell’indicatore, lo strumento non funzionerà mai.
Dunque, compreso come usare l’alesametro tendendo conto di quanto appena specificato, vediamo come leggere un alesametro, distinguendo tra le diverse tipologie di strumenti di visualizzazione:
- Comparatore analogico
- Comparatore digitale
- Trasduttore
Nel caso del comparatore analogico e digitale è essenziale che lo strumento di lettura sia tarato correttamente, altrimenti otterrai una lettura errata con conseguenze deleterie facilmente immaginabili. Bisogna inoltre considerare che mentre il comparatore digitale risulta evidentemente più pratico, il comparatore analogico resta una valida alternativa ancora utilizzata.
Negli scenari in cui la necessità è quella di acquisire e memorizzare le misurazioni per future analisi e confronti, si può utilizzare un trasduttore applicato all’alesametro. Il trasduttore è, infatti, capace di convertire una forma di energia in un’altra e, in questo caso, di convertire il movimento dell’alesametro in un impulso elettrico inviato a un computer sul quale opera un software di lettura e registrazione delle misurazioni.
Come si azzera l’alesametro
Prima di poter passare alla misurazione è necessario azzerare l’alesametro. Il passaggio è necessario perché l’alesametro non fa altro che comparare la misura rilevata con una preimpostata.
Dunque, se ti stai chiedendo come si azzera l’alesametro, la procedura da seguire è semplice. Prendi un micrometro ben calibrato e imposta su di esso la misura di riferimento. Nel nostro caso, intendiamo verificare l’alesaggio di un cilindro che da specifiche del produttore è di 70 mm. Inserendo la testa dell’alesametro con la giusta prolunga, potrai azzerare lo strumento.
In alternativa, utilizza un anello di riscontro o i set di azzeramento, se questi sono forniti insieme allo strumento.
Come misurare con l’alesametro
Vediamo attraverso un esempio pratico come misurare con l’alesametro per cilindri, cioè uno dei più classici utilizzi nelle officine di riparazione di motori endotermici. Lo scopo delle misurazioni è individuare eventuali ovalizzazioni, per poi effettuare delle rettifiche sul cilindro.
L’alesametro andrà inserito all’interno del cilindro in uno o più punti specifici indicati dal produttore del blocco motore. Per ciascun punto, facendo oscillare l’asta dello strumento, andrà individuato il punto di inversione sull’indicatore analogico.
L’operazione va ripetuta a diverse profondità per assicurarsi che l’intero cilindro non sia ovalizzato, altrimenti si passerà alla rettifica.