Ed ecco quindi un esempio di controllo PID tipicamente utile per l’automazione industriale: il controllo della temperatura. Infatti, fare in modo che la temperatura di un forno sia sempre quella corretta fa la differenza tra un prodotto ben realizzato e uno da scartare.
Il controllo PID viene, appunto, chiamato a garantire che un forno industriale, magari acceso 24 ore al giorno, mantenga la temperatura impostata e non subisca variazioni significative quando, ad esempio, si aggiunge o si toglie un prodotto dal forno. Entrambe le operazioni appena citate come esempio possono, infatti, causare una variazione di temperatura significativa, in particolare in quelle lavorazioni dove è vitale mantenere la temperatura di esercizio del forno entro valori minimi e massimi ristretti.
Il controllo di temperatura PID prevede una fase di configurazione iniziale che può essere di tipo manuale o automatica. Nel caso di configurazione automatica, il regolatore attiva un’uscita per osservare la latenza e la velocità alla quale viene apportata la modifica. Da qui il regolatore desume le impostazioni ottimali di P, I e D.
La configurazione automatica della temperatura può in qualsiasi momento essere sottoposta a riscontro manuale da parte di un operatore per una maggiore sicurezza. Dal nostro catalogo, poi, potrai scegliere tra una vasta gamma di termoregolatori PID all’avanguardia, compresi modelli con porta di comunicazione RS485 Modbus RTU.
Cerchiamo ora di capire come regolare un controllo PID, ovvero come effettuare una configurazione manuale.