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    Lubrificanti per macchine utensili
     
      • Pubblicato il 15 nov 2022
      • Ultima modifica 7 set 2023
    • 9 min

    Lubrificanti per macchine utensili

    Tutto quello che serve sapere.

    Lubrificanti per macchine utensili

    Il lubrificante giusto deve essere adatto per alimenti e certificato.

    I lubrificanti garantiscono un flusso di processo regolare delle macchine e degli impianti in tutte le aree di produzione. Tutte le parti in movimento dei macchinari sono dotate di cuscinetti, catene e parti meccaniche che devono funzionare perfettamente. Ma non tutti i lubrificanti sono uguali: soprattutto nell'industria alimentare, si utilizzano solo prodotti appositamente certificati. La nostra guida può aiutarti a scoprire quale prodotto è più adatto al tuo impianto.

    Cosa sono i lubrificanti per macchine utensili?

    I lubrificanti riducono l'attrito tra le superfici. Per far sì che ciò accada, se ne applica uno strato sottile sui componenti dell'impianto che sono in contatto diretto tra loro. In questo modo essi possono scivolare facilmente uno accanto all'altro senza impedimenti. Si genera così meno calore e i componenti si usurano meno. Inoltre, le macchine funzionano meglio e si riducono i tempi di fermo e i costi di manutenzione. I lubrificanti garantiscono anche un migliore raffreddamento e una migliore trasmissione della potenza e smorzamento delle vibrazioni. Sigillano e proteggono dalla corrosione.

    Altri vantaggi di oli e grassi lubrificanti per macchinari e ingranaggi:

    • riduzione dell'attrito nei motori
    • controllo dell'attrito negli ingranaggi
    • protezione dall'ossidazione
    • evitano il grippaggio delle controfilettature dovuto alla corrosione
    • rimozione dello sporco e di altri contaminanti
    • riduzione dell'effetto delle temperature elevate sulla viscosità
    • riduzione del rumore
    • maggiore durata degli impianti

    Requisiti dei lubrificanti

    I lubrificanti non devono solo lubrificare bene. Sono soggetti a influenze meccaniche (ad es. pressione e sollecitazione di taglio) e termiche. Devono inoltre resistere alle interazioni chimiche con altre sostanze sulle superfici e nell'aria e non essere influenzati dai processi di invecchiamento.

    lubrificanti industriali

    Considerando l'ampia varietà di procedure e macchine esistente, non sorprende che il mercato offra lubrificanti di diversi tipi. Spesso gli additivi garantiscono prestazioni migliori, in quanto modificano e migliorano le proprietà dei lubrificanti o addirittura conferiscono loro caratteristiche che un lubrificante di per sé non avrebbe. Ad esempio, mantengono le superfici calde libere da depositi, riducono la formazione di fanghi da contaminanti liquidi e proteggono dalla corrosione e dalla ruggine. Possono inoltre aumentare le caratteristiche di viscosità, prolungare la fluidità alle basse temperature, ridurre i processi di ossidazione o ottimizzare la tensione superficiale del lubrificante.

    In alcuni settori industriali, i lubrificanti devono soddisfare requisiti speciali per la tutela del consumatore. Nell'industria alimentare, cosmetica, farmaceutica, dei mangimi e del tabacco, se non è possibile escludere completamente il contatto tra i prodotti e il lubrificante, si utilizzano solo determinati lubrificanti con caratteristiche speciali che garantiscono sia la sicurezza del prodotto che un processo di produzione regolare.

    Oli e grassi: quali lubrificanti esistono?

    Le applicazioni più comuni dei lubrificanti

    Riduzione dell'attrito

    Migliorano la presa o riducono l'attrito

    Requisiti dei lubrificanti nell'industria alimentare

    lubrificanti industriali

    L'industria alimentare presenta dei requisiti speciali: i lubrificanti industriali convenzionali non sono sufficienti. Servono dei lubrificanti in grado di sopportare il maggiore stress della pulizia quotidiana con acqua, vapore e detersivi e resistenti ai grassi animali, al sangue, al sale, allo zucchero e agli acidi della frutta. Nelle macchine per pasticcerie e panetterie, i residui di farina non devono impastarsi con il lubrificante e depositarsi nelle fessure. Le temperature estremamente elevate, che si raggiungono ad esempio nella cottura al forno e nelle procedure di conservazione, o il freddo estremo, come nella produzione di surgelati, rappresentano un'ulteriore sfida.

    La gamma di lubrificanti per alimenti è ampia, poiché esistono numerosi campi di applicazione: le conoscenze specialistiche e l'esperienza individuale sono importanti per selezionare il lubrificante ottimale.

    Condizioni di approvazione dei lubrificanti nella lavorazione degli alimenti

    I lubrificanti devono essere adatti per alimenti se vengono a contatto con questi ultimi. La National Sanitation Foundation (NSF) specifica quali lubrificanti sono ammessi per quali applicazioni. Anche l'USDA approva i lubrificanti per l'industria alimentare. Spesso i prodotti con certificazione NSF-H1 o approvazione USDA-H1 si equivalgono. Dal 2006 la norma ISO 21469 disciplina i lubrificanti per uso alimentare. Secondo la direttiva CE, le disposizioni si applicano anche alla produzione di mangimi.

    I lubrificanti con approvazione NSF devono essere insapori, inodori e innocui per la salute. Tutti i componenti, come oli base, additivi, principi attivi e addensanti, devono derivare da materie prime appropriate. Devono essere privi di metalli pesanti come zinco e bario e non devono contenere additivi organometallici EP (es. a base di zinco o molibdeno). Anche gli additivi consentiti, come zolfo e fosforo, sono spesso in quantità limitata.

    Se è possibile che i lubrificanti entrino accidentalmente in contatto con gli alimenti, i produttori sono obbligati a utilizzare lubrificanti con certificazione NSF-H1.

    Importante: anche se questi lubrificanti H1 sono considerati sicuri, è fondamentale che gli alimenti contaminati vengano smaltiti.

    Certificazioni NSF per lubrificanti alimentari

    NSF H1: Per tutte le applicazioni dove è possibile il contatto involontario con gli alimenti.

    NSF H2: Non devono entrare in contatto con gli alimenti. Adatti a tutte le applicazioni dove non c'è contatto con gli alimenti. Privi di componenti tossici.

    NSF H3: Lubrificanti solubili, ad esempio per proteggere dalla corrosione ganci e coltelli, che devono poi essere puliti prima dell'uso. Non devono entrare in contatto con gli alimenti.

    NSF 3H: Distaccanti per produzioni a contatto diretto o continuo con alimenti. Utilizzati nella produzione di involucri alimentari, per evitare che il cibo si attacchi a griglie, stoviglie o coltelli.

    Oli base per uso alimentare

    Gli oli base costituiscono la base di ogni lubrificante. Le quattro tipologie approvate nella lavorazione degli alimenti presentano diversi vantaggi e svantaggi:


    Nome

    Descrizione

    Vantaggi

    Svantaggi

    oli bianchi e oli di paraffina

    greggio altamente raffinato trattato con argilla sbiancante

    grado di purezza particolarmente elevato

    compatibili con molti materiali

    buone proprietà di scorrimento

    invecchiamento rapido, in quanto non sono presenti additivi antiossidanti

    polialfaolefine (PAO)

    idrocarburi sintetici a base di nafta o gas propano

    prestazioni lubrificanti superiori

    resistenti all'ossidazione e all'invecchiamento

    buon indice di viscosità

    punto di scorrimento basso

    basso tasso di evaporazione

    relativamente costosi

    esteri

    composti chimici dati dalla combinazione di alcol e acido (esterificazione), esteri saturi o insaturi

    diverse composizioni

    migliore effetto lubrificante naturale rispetto all'olio bianco

    buon indice di viscosità

    gli esteri saturi sono stabili all'invecchiamento

    tendono all'idrolisi

    non compatibili con tutte le vernici e guarnizioni

    relativamente costosi

    poliglicoli

    alcoli poliidrici a base di nafta

    molto solubili in acqua

    ottime proprietà lubrificanti

    indice di viscosità molto buono (VI > 200)

    stabili all'invecchiamento anche ad alte temperature

    non compatibili con tutte le vernici e guarnizioni

    non compatibili con altri oli sintetici e minerali

    Standard sui lubrificanti

    Gli standard per i lubrificanti possono essere classificati come segue. Alcuni ne regolano la denominazione, altri i requisiti minimi. Inoltre, esiste una serie completa di regole sulle procedure di ispezione e prova consentite.

    Esempi:

    • Requisiti minimi DIN 51503 per oli per macchine frigorifere
    • Requisiti minimi DIN 51517 per oli lubrificanti
    • Requisiti minimi DIN 51520 per lubrorefrigeranti
    • Requisiti minimi DIN 51524 per oli idraulici

    Specifiche e caratteristiche dei lubrificanti

    Le caratteristiche fisiche descrivono le proprietà più importanti dei lubrificanti. Consentono di trovare il lubrificante giusto per la rispettiva applicazione. Per trovare il lubrificante adatto per un'applicazione specifica, è necessario valutare il materiale, il metodo di lavorazione, la superficie dell'utensile e la velocità di lavorazione.

    Anche la temperatura è un fattore importante.

    • La densità di un lubrificante dipende dalla pressione e dalla temperatura. Maggiore è la densità, maggiori sono le possibili perdite di prestazioni.
    • Viscosità: Indica la capacità di scorrimento del lubrificante. Viene utilizzata per misurare lo spessore dello strato di olio tra due superfici. L'indice di viscosità descrive come cambia la viscosità in funzione della temperatura.
    • Il punto di anilina indica la temperatura minima alla quale l'anilina e l'olio del lubrificante formano ancora una miscela. L'anilina è usata come additivo nei lubrificanti nella sintesi dei combustibili. È particolarmente importante nell'utilizzo nei motori.
    • Il punto di goccia indica la temperatura per il passaggio da uno stato di aggregazione semisolido a uno liquido. È importante per le procedure che arrivano ad alte temperature.
    • Il punto di scorrimento indica la temperatura più bassa alla quale il lubrificante è in grado di scorrere. È particolarmente importante per le procedure in cui si raggiungono temperature molto basse.
    • Il punto di infiammabilità è la temperatura alla quale il contatto con una sorgente d'ignizione produce immediatamente una fiamma. Il punto di fuoco è leggermente più alto: a questa temperatura si può causare una combustione prolungata. La temperatura alla quale si forma una fiamma anche senza una sorgente d'ignizione esterna è chiamata punto di accensione
    • Il potere neutralizzante indica quanto idrossido di potassio è necessario per bilanciare gli acidi liberi nell'olio. È fondamentale per l'invecchiamento dei lubrificanti.

    Buono a sapersi!

    Buono a sapersi!

    I biolubrificanti e i biooli sono ecologici secondo OECD 301 e sono realizzati con materie prime rinnovabili o oli minerali privi di metalli pesanti. La fonte dell'olio di base sono grassi vegetali o animali: si utilizza spesso l'olio di colza. Le applicazioni sono le stesse dei normali lubrificanti. Le loro prestazioni sono inferiori a quelle degli oli minerali tradizionali solo in alcuni casi specifici, ad esempio se esposti a temperature elevate.

    Produttori e marchi famosi

    Famosi produttori di lubrificanti includono Ambersil, CRC, WD-40, Rocol e SKF. Oltre a questi marchi, nel nostro negozio abbiamo anche lubrificanti e grassi Klüber, che sono caratterizzati da un'elevata resistenza all'ossidazione e ai prodotti chimici aggressivi.

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