Nel settore della sicurezza informatica avanzano le soluzioni basate sul machine learning (ML) e l’intelligenza artificiale per individuare in anticipo le potenziali minacce alle reti aziendali e agli impianti produttivi connessi in rete.
Si va, inoltre, affermando il modello conosciuto come “sicurezza a fiducia zero” (zero-trust security model) che promette di assicurare alti standard di sicurezza contro attacchi informatici alle infrastrutture informatiche delle imprese.
Tuttavia, una nuova sfida attende all’orizzonte chi si occupa di cyber security e riguarda la comunemente nota “supremazia quantistica”, cioè la capacità dei computer quantistici di superare ogni tipo di standard di sicurezza informatica fino a oggi implementato nelle architetture hardware e software.
La sfida è già stata colta negli Stati Uniti, dove l’ente regolatore NIST (National Institute of Standards and Technology) è stato incaricato di sviluppare un nuovo standard di sicurezza che renderà obsoleti gli standard di crittografia RSA ed ECC.
Il nuovo standard prenderà il nome di post-quantum cryptography (PQC) ed è regolamentato dalla normativa statunitense “Quantum computing cybersecurity preparedness act”, la quale negli USA impone, a tutte quelle organizzazioni pubbliche e private che hanno una relazione di fornitura nei confronti delle Pubbliche amministrazioni degli Stati Uniti, di adottare il nuovo standard entro un anno dal rilascio.
Mentre il PQC è ancora in una fase di sviluppo, il che fa presumere la necessità di altro tempo prima di poter essere rilasciato come standard ufficiale, è plausibile ipotizzare che nei prossimi anni i legislatori di altre nazioni si impegneranno nella scrittura di normative che andranno a ricalcare quella statunitense, mentre le società private di ogni dimensione saranno tenute ad adeguarsi al nuovo standard. E l’adeguamento andrà fatto, se non altro, per restare competitivi sul mercato o per non essere esclusi del tutto da opportunità di partnership commerciali con i grandi committenti.
Nel mentre, dal lato tecnologico vengono commercializzate le prime soluzioni di calcolo quantistico fornite attraverso il cloud. Significa potersi interfacciare con hardware, software e soluzioni quantistiche delocalizzate per sfruttarne le potenzialità.
E, anche se i computer quantistici gettano le basi per una nuova Informatica, alla base troviamo sempre l’utilizzo dei semiconduttori ingegnerizzati per sfruttare le peculiarità della meccanica quantistica. Infatti, per la realizzazione dei q-bit una delle soluzioni attuali prevede l’uso di tecnologie basate sul silicio.