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      • Pubblicato il 27 feb 2023
      • Ultima modifica 29 ago 2023
    • 6 min

    La torcia elettrica: dall’invenzione ai giorni nostri

    Un viaggio nel tempo dalla prima luce portatile di fine ‘800 alle moderne torce a LED ricaricabili professionali. Scopri quanto è importante disporre del tipo e del modello più adatto di torcia elettrica per “fare luce sul da farsi” in tante situazioni.

    La torcia elettrica: dall’invenzione ai giorni nostri

    Per lo sport o l'escursionismo, in caso di blackout o di guasto del veicolo, al lavoro o per un intervento di manutenzione, oppure per operazioni di verifica e ispezione: in tutte le situazioni in cui sicurezza e visibilità vanno di pari passo, una torcia elettrica portatile si rivela un accessorio fondamentale.

    Questa guida sulle torce elettriche inizia con il primo brevetto americano della “flashlight” di base, per poi confrontare i vari modelli di torce elettriche ricaricabili a LED dei nostri giorni per applicazioni professionali.

    Torcia LED RS PRO , 105 lm

    Storia della torcia elettrica

    Il 10 gennaio del 1899, l'inventore britannico, ma residente a New York, David Misell brevettò la prima luce portatile - nella ben nota forma tubolare, con una lampadina a un'estremità e tre batterie D in fila lungo il tubo - e vendette i diritti alla compagnia Eveready dell’immigrato e inventore russo Conrad Hubert.

    La citazione biblica "Fiat lux" campeggiava sul catalogo Eveready di quell’anno che reclamizzava la nuova torcia.

    Il nome torcia elettrica era dovuto alla breve durata delle prime batterie, che fornivano appena un “lampo” di luce, come quello di una torcia tradizionale (un flash, da qui il nome inglese flashlight).

    Oggi il nome è rimasto, ma la forma, i modelli, le prestazioni e soprattutto la durata dell’autonomia di questo indispensabile dispositivo sono decisamente cambiati.

    Com’è fatta una torcia elettrica

    Gli elementi di base di una torcia elettrica sono i seguenti:

    • una lampadina a filamento incandescente o a LED;
    • un riflettore, di solito parabolico;
    • una lente di protezione in vetro o in materiale plastico;
    • una fonte di alimentazione elettrica senza fili (come una batteria, una cella fotovoltaica o una dinamo, tutte opzioni disponibili in commercio);
    • un interruttore.

    Generalmente, una torcia riceve energia da una batteria e si accende o spegne grazie a un interruttore a pulsante o a cursore.

    Molti modelli moderni di torce elettriche presentano una modalità lampeggiante in caso di emergenza.

    Torce elettriche professionali a confronto

    Le torce elettriche portatili sono ormai disponibili in tipologie e modelli anche molto diversi tra loro, non solo per i materiali impiegati nella costruzione e per il tipo di lampada, ma anche per luminosità, potenza e alimentazione.

    La maggior parte delle torce funziona con batterie alcaline o con batterie al litio ricaricabili, ma sul mercato si trovano anche torce elettriche alimentate a energia solare, solo per fare un esempio.

    Come sorgente di luce generalmente si utilizzano lampade classiche a filamento incandescente e lampade a LED - queste ultime molto diffuse oggigiorno, perché offrono una maggiore luminosità a parità di assorbimento - ma anche lampade alogene e al gas xenon, che sono caratterizzate da una luminosità intensa, ma a fronte di un consumo maggiore.

    La portata e l’ampiezza del fascio luminoso dipendono dalla potenza della torcia espressa in lumen, un parametro che si rivela essenziale nella scelta del tipo di torcia elettrica più adatto allo scopo.

    I materiali sono altrettanto importanti, perché determinano non solo le prestazioni della torcia nel tempo, ma anche il peso, un altro fattore non secondario per un dispositivo portatile. Anche se la plastica è ancora molto diffusa, in particolare per la sua leggerezza, l’alluminio e il titanio sono sempre più utilizzati, perché offrono un buon compromesso tra resistenza e peso.

    Vediamo nel dettaglio alcuni tipi di torce elettriche professionali presenti in commercio.

    Torce a LED ricaricabili

    Rappresentano il tipo più diffuso. La lampada di una torcia a LED alimentata da batterie ricaricabili in genere ha dimensioni contenute, perché deve illuminare aree piccole nelle applicazioni più disparate. Alcune torce a LED ricaricabili si ricaricano per induzione magnetica, senza estrarre le batterie, ma avvicinando l’estremità della torcia al dispositivo di ricarica.

    L’utilizzo di lampade a LED consente di variare il fascio luminoso tramite un collare di regolazione posto sulla testa della torcia in modo da ottenere un fascio lungo o corto, oppure una modalità di funzionamento a luce stroboscopica o a segnale SOS.

    Alcuni tipi si possono portare in tasca, come la torcia a penna, ideale quando è necessario illuminare un'area piccola ed effettuare un’ispezione ravvicinata.

    Alcune torce più potenti sono caratterizzate da un fascio luminoso con portate di diverse centinaia di metri, grazie all’impiego di proiettori a LED con luminosità che non di rado si avvicinano al migliaio di lumen.

    Il corpo di questo tipo di torce è in genere realizzato in policarbonato resistente, ABS e alluminio con un grado elevato di resistenza all'acqua (di solito IPX6). La ricarica può essere effettuata anche con l’impiego di un Power Bank mediante le porte USB presenti sulla lanterna.

    Producono un'illuminazione sia di tipo spot (a cono di luce)che flood (a fendinebbia), fattore che le rende adatte sia per ambienti domestici che industriali.

    Possono essere trasportate con una cintura a spalla o fissate a treppiedi mediante fori filettati nella base, per consentire ispezioni e applicazioni di manutenzione.

    Torcia LED Nightsearcher Ricaricabile

    Torce ad angolo retto

    Il punto di forza di una torcia ad angolo retto è proprio la forma: l’angolazione della lampada rispetto al corpo si rivela vantaggiosa perché consente l’utilizzo a mani libere quando la torcia viene dotata di cintura, aspetto particolarmente importante in situazioni di condizioni estreme e di impiego in aree pericolose nelle quali è fondamentale che le mani non siano impegnate a dirigere il fascio luminoso nell’area di intervento.

    Il corpo di queste torce è realizzato in materiali resistenti ma leggeri, come il policarbonato e le resine termoplastiche, e l’impugnatura è ergonomica per consentire un uso agevole anche con i guanti. Le potenze del fascio luminoso sono notevoli (fino a qualche centinaio di lumen) e le portate di illuminazione raggiungono i 5-10 metri.

    L’illuminazione è fornita da lampade alogene o allo xeno di lunga durata.

    Torce tascabili professionali

    Le torce tascabili hanno un design compatto e sono realizzate in materiali leggeri, caratteristiche che le rendono portatili e versatili.

    Si possono riporre in tasca o attaccare alla cintura, e sono spesso utilizzate come torce di ispezione, in particolare quando si ha necessità di illuminare spazi meno accessibili ad altri tipi di torce di maggiori dimensioni.

    Concludendo

    Come hai visto in questa guida, quando si seleziona una torcia elettrica è necessario prendere in considerazione diversi fattori oltre alla funzionalità: intensità e portata del fascio luminoso, tempo di funzionamento, ma anche il design, le dimensioni e il peso.

    Inoltre, per alcune applicazioni è importante che le torce siano resistenti agli urti e all'acqua, e che consentano di lasciare libere le mani dell’utilizzatore.

    Visita la categoria delle torce elettriche di RS per scegliere tra i tanti modelli disponibili quello che soddisfa i tuoi requisiti e le tue esigenze.

    LED RS PRO Ricaricabile

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