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      • Pubblicato il 14 nov 2022
      • Ultima modifica 18 gen 2024
    • 5 min

    Mantenere la continuità nel settore MRO

    Perché è importante mantenere la continuità nel settore MRO dopo l'impatto del COVID-19?

    Mantenere la continuità nel settore MRO

    Si potrebbe pensare che la pandemia abbia spinto le aziende a dare priorità alla pianificazione della continuità operativa per le parti strategiche. Ma non è così. Come mai e cosa possiamo dedurne?

    A causa dell'impatto del COVID-19, in tutto il mondo si sono verificate interruzioni delle catene di approvvigionamento, cessazioni di attività dei fornitori e limitazioni delle scorte di parti strategiche. Tuttavia, nell'indagine 2021 sul procurement indiretto, condotta da RS in collaborazione con il Chartered Institute of Procurement & Supply (CIPS), alla pianificazione della continuità non viene riservata molta più importanza rispetto allo scorso anno.

    Nella relazione 2021 sul procurement indiretto solo la metà (50%) delle aziende intervistate ha dichiarato di avere una strategia in atto per la pianificazione della continuità operativa per le parti strategiche, solo quattro punti percentuali in più rispetto al 2020.

    Quindi cosa può spiegare l'apparente mancanza di interesse per quella che sicuramente è una parte essenziale dell'approvvigionamento di prodotti MRO in una crisi come quella legata alla pandemia? E cosa dovrebbe tenere presente per redigere un programma chi non ha ancora attuato una strategia per la continuità operativa?

    Forse il fatto che siano in tanti a non avere una tale strategia è collegato alla necessità dei team di approvvigionamento di prodotti MRO (Manutenzione, Riparazione e Operazioni) di affrontare i problemi sorti con il COVID-19.

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    Dobbiamo modificare il vecchio modo di lavorare nel settore degli approvvigionamenti, iniziando a pensare a garantire la resilienza e non solo ai costi.

    Richard Wilding, Professore di strategia della supply chain alla Cranfield School of Management

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    Richard Wilding, Professore di strategia della supply chain alla Cranfield School of Management, ritiene che i team di approvvigionamento siano stati troppo occupati a far fronte alla crisi per pianificare la prossima e che il lavoro sulla pianificazione della continuità sia stato semplicemente rinviato.

    Approvvigionare per garantire la resilienza

    Avendo lavorato con le aziende nel Regno Unito, ritiene che gli addetti all'approvvigionamento abbiano appreso dalla situazione pandemica la fondamentale importanza di una solida pianificazione della gestione del rischio.

    "Dobbiamo modificare il vecchio modo di lavorare nel settore degli approvvigionamenti, iniziando a pensare a garantire la resilienza e non solo ai costi", ha dichiarato. "Dobbiamo pensare alla continuità lungo l'intera catena di approvvigionamento".

    La sua opinione è che la pianificazione della continuità operativa abbia smesso di essere solo un problema per gli approvvigionamenti e ora richieda una collaborazione generale all'interno dell'azienda. Le aziende devono guardare attentamente alle catene di approvvigionamento su lunga distanza che si sono rivelate vulnerabili durante la pandemia, ha affermato.

    Dovrebbero prendere in considerazione il “nearshoring”, cioè l'approvvigionamento di parti più vicino a casa, e cercare fornitori che utilizzino una tecnologia di produzione intelligente, che faccia meno affidamento sulle persone e sia quindi meno vulnerabile a eventi come le pandemie, ha aggiunto.

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    C'è molto da imparare dalla gestione delle crisi ad alto rischio, con la quale i team di approvvigionamento hanno dovuto confrontarsi durante la pandemia.

    Marco Beltramo, Sales Director di RS Italia.

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    Marco Beltramo, Sales Director di RS Italia, ammette di essere rimasto sorpreso dal fatto che diverse aziende non avessero una strategia per la continuità operativa. "C'è molto da imparare dalla gestione delle crisi ad alto rischio, con la quale i team di approvvigionamento hanno dovuto confrontarsi durante la pandemia", ha affermato.

    Si aspetta che nell'arco del prossimo anno le aziende aumenteranno notevolmente l'intervallo di pianificazione, fino a toccare i 18 mesi, man mano che le pratiche e le politiche aziendali si adegueranno al mondo post-pandemia. Ma crede che sia fondamentale che i team di approvvigionamento inizino a considerare i costi in modi nuovi.

    Secondo Marco Beltramo, per garantire un successo commerciale sostenibile è molto importante "tenere conto del costo d’uso quando si effettuano le scelte di acquisto", invece di pensare ad acquistare sempre gli articoli al prezzo più basso. Acquistare prodotti di qualità e durata superiori può portare a grandi risparmi sul lungo termine, ha affermato.

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    Per garantire un successo commerciale sostenibile è molto importante tenere conto del costo d’uso quando si effettuano le scelte di acquisto.

    Marco Beltramo, Sales Director di RS Italia.

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    Inoltre, i piani di continuità dovrebbero porre l'accento sull'evitare acquisti ad hoc e fuori contratto da parte degli utenti finali. Infatti, in realtà questi acquisti sono più costosi se si tiene conto del costo dell'elaborazione dei pagamenti fuori sistema. E, nell'ambito di una crisi, i fornitori una tantum possono essere più vulnerabili di quelli fidati.

    È importante parlare

    Secondo Marco Beltramo, la pianificazione deve tenere in considerazione tutte le eventualità, incluso ciò che accadrebbe se l'azienda dovesse improvvisamente ridimensionare le proprie operazioni. Per farlo, è necessario parlare apertamente e onestamente con i fornitori di come gli accordi contrattuali in essere potrebbero influenzare tale decisione.

    La società di consulenza EY ha affermato che la pianificazione deve essere sottoposta a un test di resilienza, alla luce di ciò che è realmente accaduto durante la pandemia. E McKinsey ha affermato che abbiamo già imparato ciò che c'era da imparare"Confrontandoci con i leader del settore degli approvvigionamenti, abbiamo identificato un tema comune: il desiderio di mettere in pratica quanto duramente appreso in un periodo fuori dall'ordinario", ha dichiarato la società.

    Il Business Continuity Institute sottolinea quanto sia importante rendere più resilienti le catene di approvvigionamento. Consiglia di istituire un team che si occupi di rischio interfunzionale per pianificare il futuro. In caso di calamità, il team potrà intervenire per gestire l'emergenza.

    La gestione del rischio è al centro della pianificazione della continuità operativa per le parti strategiche. Per pianificare in maniera efficace, è necessario avere ben chiaro il panorama dei rischi che l'azienda deve affrontare. Bisogna quindi valutare come poter ridurre ogni rischio e considerare tutte le eventualità.

    Questo lavoro non riguarda soltanto gli addetti all'approvvigionamento, bensì vanno coinvolti i colleghi di tutti i reparti. Lavorando insieme, le aziende possono imparare dalle difficoltà imposte dalla pandemia e porsi in una posizione che consenta loro di affrontare al meglio la prossima crisi, qualunque essa sia.