Gli esposimetri, chiamati anche col nome di luxmetri o misuratori di illuminamento, sono strumenti che misurano l'intensità luminosa e l'inquinamento luminoso.
Gli esposimetri solitamente forniscono misurazioni in lux (in Europa), foot-candle (negli Stati Uniti), o in entrambe le unità.
I professionisti dell'illuminazione utilizzano un esposimetro per misurare la quantità di luce in uno spazio o su una particolare superficie di lavoro. Il luxmetro è dotato di un sensore capace di misurare la luce che cade su di esso e fornisce all'utente una lettura di illuminamento misurabile.
Il luxmetro è uno strumento che viene spesso usato in ambienti di lavoro, nelle scuole, negli ospedali e anche nei luoghi pubblici. Serve infatti per verificare la presenza o meno di un'adeguata quantità di luce nell'ambiente in cui soggiornano, lavorano, operano o transitano persone.
Questa misurazione è particolarmente pertinente nel luogo di lavoro, poiché esiste la responsabilità di garantire ai dipendenti un'illuminazione che non sia eccessiva e nemmeno insufficiente.
In particolare, un luxmetro certificato, garantisce che le misure siano affidabili e sicure, in modo da poter rispettare i parametri previsti dalla normativa sulla sicurezza dei lavoratori e dei luoghi di lavoro.
In commercio esistono tipologie di esposimetri più convenienti, come ad esempio il luxmetro analogico. Questi dispositivi possono aiutare a eseguire facilmente controlli rapidi dell'intensità luminosa.
I modelli più avanzati, invece, come ad esempio il luxmetro professionale, sono dotati di funzionalità di monitoraggio, nonché della possibilità di registrare, memorizzare e trasferire i dati.
Il modello più diffuso è quello del luxmetro portatile, dotato di un sensore integrato o di un sensore collegato mediante un cavo.