La normativa che definisce e regolamenta la segnaletica di sicurezza sui luoghi di lavoro è costituita dal Decreto Legislativo 81/08 . Un altro importante riferimento normativo è il Testo Unico (TU) D.Lgs 9 aprile 2008, n.81, nello specifico il Titolo V "SEGNALETICA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO".
Il Testo Unico è stato reso obbligatorio in Europa con la normativa UNI/EN/ISO 7010/2012.La segnaletica utilizzata nei luoghi di lavoro o per la sicurezza delle persone, deve rispondere alle caratteristiche specificate negli Allegati del D.Lgs 81/08 che ne descrivono la forma, le dimensioni, il colore, il significato e gli obblighi.
La normativa nei vari allegati descrive sia la segnaletica di tipo cartellonistico che quella luminosa (Allegato XXIX), acustica (Allegato XXX), gestuale (Allegato XXXII) e verbale (Allegato XXXI).Alcuni simboli utilizzati nella segnaletica non sono riportati negli allegati del D.Lgs. 81/08, ma nelle Norme UNI.
Per norma di legge, tutte le aziende e tutti i luoghi di lavoro devono apporre la segnaletica di sicurezza, seguendo specifiche istruzioni dettate dalla normativa stessa. Le informazioni devono essere obbligatoriamente trasferite ai lavoratori in quanto devono essere in grado di identificare i rischi, i pericoli, i mezzi di soccorso, le attrezzature antincendio e le uscite di emergenza.
La segnaletica di tipo cartellonistico deve essere tenuta in condizioni d’uso impeccabili perché non deve perdere le caratteristiche tecniche dettate dalla normativa. In caso contrario deve essere sostituita.
La segnaletica viene suddivisa in permanente e occasionale. Rientrano nella segnaletica permanente i segnali di divieto, di pericolo o avvertimento, i segnali di prescrizione, i segnali di salvataggio ed i segnali antincendio. Di questi si è parlato nel dettaglio nei paragrafi precedenti.
La segnaletica di tipo occasionale viene utilizzata in occasione di eventi a tempo determinato o in situazioni di emergenza imprevista a carattere di limitazione nel tempo.
Tutte le segnalazioni devono comunque essere brevi, chiare, immediatamente comprensibili anche da chi non è addetto ai lavori e da persone di qualsiasi livello culturale. Devono inoltre essere visibili anche in situazioni ambientali difficili come in caso di fumo o nebbia.
Per quanto riguarda il pericolo legato ad agenti chimici e biologici, la normativa si esprime con un regolamento specifico internazionale, il REACH (Registration Evaluation Authorization of Chemicals), presente in Europa dal 2008 (REG 1272/2008/CE). Tale regolamento identifica tutta la segnaletica da utilizzare per i trasporti di sostanze pericolose. A questa segnaletica si dedicheranno i paragrafi a fine guida.
Norma UNI EN ISO 7010 sui pittogrammi di sicurezza
La segnaletica di sicurezza deve fare riferimento alla legislazione precedentemente citata; i segnali che non trovano riferimento all’interno della suddetta normativa devono riferirsi alle disposizioni date dall’Ente Italiano di Unificazione (UNI EN ISO 7010: 2012).Queste norme non vanno a sostituire la segnaletica già installata precedentemente secondo il Decreto legislativo 81/2008 e non prevedono obbligo di modifica.
La norma UNI ISO 7010 ha lo scopo di standardizzare a livello internazionale sia la grafica che i colori dei cartelli.
I produttori della cartellonistica devono seguire il modello dettato dallo standard UNI di riferimento. La norma UNI ISO 7010 riguarda 32 segnali di sicurezza impiegati nella prevenzione degli incidenti, degli incendi e nell'evacuazione in caso di emergenza.
Secondo la normativa di riferimento, tutti i nuovi cartelli installati dopo il 1° gennaio 2014 devono rispettare la norma UNI EN ISO 7010 pubblicata il 18 ottobre 2012.