Ai robot è richiesto lo svolgimento di compiti decisamente più complessi rispetto al passato e, per rendere questo possibile, è stato necessario sviluppare le tecnologie informatiche e di elettronica per fornire alla robotica la capacità di apprendimento automatico e una intelligenza per organizzare la conoscenza appresa e ragionare sul da farsi, anche in scenari per i quali non è stata mai addestrata.
Intelligenza artificiale e robotica: quale futuro?
Intelligenza artificiale e robotica viaggiano veloci a bordo dello stesso treno dell’innovazione. Non c’è stato nemmeno il tempo di sperimentare le prime soluzioni di apprendimento automatico, che l’intelligenza artificiale generativa (IA o AI generativa) hanno subito stimolato programmatori e ingegneri.
Come noto, l’IA generativa svolge un compito impartito utilizzando parole comuni nella lingua dell’utente. Ora, programmatori e ingegneri sono al lavoro sulla realizzazione di interfacce per mettere in comunicazione operatori e robot attraverso l’AI generativa. Tale soluzione permetterà alle aziende di addestrare i robot senza dover ricorrere alla programmazione, quindi gli addetti all’addestramento dei robot non avranno bisogno di competenze specialistiche per insegnare alla macchina il lavoro da svolgere.
L’IA può essere d’aiuto altresì alla manutenzione predittiva grazie all’AI predittiva, la quale analizza le informazioni provenienti dai robot alla ricerca di eventuali segnali iniziali di malfunzionamento.
Robotica collaborativa: nuove applicazioni dei cobot
Sappiamo la robotica collaborativa cos'è, ma ancora non si intravedono tutte le possibili applicazioni pratiche, poiché i cobot sono considerati più lenti dei robot industriali “classici”.
Ebbene, i robot collaborativi non intendono sostituire, piuttosto affiancarsi all’umano per collaborare in ambiti dove prima non era possibile l’interazione sicura. I cobot, inoltre, occuperanno quegli spazi lasciati dal vuoto di competenze. È il caso dei cobot saldatori, utilizzati in attività di saldatura discontinue o in contesti dove all’operatore umano sarebbero richieste numerose competenze trasversali.
I robot collaborativi umanoidi svolgeranno, inoltre, un ruolo cruciale anche nelle emergenze e nel soccorso, entrando in edifici a rischio crollo o contaminati.