Una volta consolidate le migliori abitudini della manutenzione reattiva e preventiva, il passo successivo consiste nel passare alla manutenzione predittiva basata sull'analisi dei dati di monitoraggio delle condizioni mediante sofisticati algoritmi di intelligenza artificiale, che costruiscono un quadro completo dell'intera fabbrica e di tutte le macchine al suo interno in tempo reale.
Sebbene il monitoraggio delle condizioni possa avvisare di un imminente guasto dei componenti, la manutenzione predittiva consente di sapere quando è necessario sostituire i componenti, con un interessante passo in avanti in termini di efficienza.
A livello pratico, l'analisi effettuata dall’intelligenza artificiale potrebbe mostrare che alcuni asset possono funzionare tranquillamente oltre l'intervallo di servizio consigliato. E, avendo una visione in tempo reale delle loro prestazioni, il tema di ingegneria della manutenzione potrà essere avvisato di un'imminente rottura.
Con il passare del tempo, l'immagine che il sistema digitale costruisce permetterà al team di engineering di pianificare la manutenzione in base alle effettive prestazioni dei propri asset, contribuendo a evitare guasti e dando l'opportunità di programmare i tempi di inattività in modo meno disruptivo per la produzione.
La tecnologia può apparire nuova, ma in realtà l'idea di mantenere gli asset quando ne hanno bisogno, basandosi su osservazioni operative, non lo è di certo.
Il concetto di analizzare i risultati delle proprie azioni e utilizzarli per influenzare positivamente le azioni future non è di fatti un’innovazione assoluta: ciò che però è cambiato rispetto al passato nella manutenzione è il riconoscimento che i dati possono impattare sulla strategia di manutenzione. Se si comprendono le modalità di guasto, la teoria del guasto e gli indicatori principali di guasto, allora si può iniziare a utilizzare tale comprensione per condurre la propria strategia di manutenzione in modo strutturato.
Un fattore chiave è stato poi la riduzione del costo della tecnologia utilizzata per estrarre ed analizzare i dati, rispetto al passato: non si ha infatti più bisogno di esseri umani per raccogliere e interpretare tali informazioni, poiché possiamo permettere alla tecnologia digitale di farlo al posto del personale. Non è invece cambiata la necessità di creare una cultura in cui si ottenga un vero valore dai dati. Bisogna infatti comunque far sì che le persone rispondano a quei dati e valorizzino l'ingegnere che lavora in un ambiente tranquillo perché sotto controllo, più dell’ingegnere che si precipita a riparare le cose che si sono già rotte.