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      • Pubblicato il 14 nov 2022
      • Ultima modifica 7 mar 2024
    • 6 min

    MRO a prova di futuro con la tecnologia digitale

    La tecnologia ha migliorato l'efficienza nella gestione dell'MRO, riducendo costi ed evitando i tempi di inattività

    MRO a prova di futuro con la tecnologia digitale

    MRO a prova di futuro con la tecnologia digitale

    Le tecnologie che promettono di incrementare l'efficienza, ridurre i costi a lungo termine ed evitare i tempi morti si stanno diffondendo a ritmo accelerato. Ecco cosa occorre sapere. Nel procurement MRO (manutenzione, riparazioni e operazioni), uno dei principali effetti della pandemia è stato il passaggio a soluzioni digitali per gestire il processo. "Gli acquisti elettronici stanno diventando sempre più importanti", ha dichiarato un intervistato nell'ambito del quarto sondaggio annuale di RS Group sullo stato del procurement MRO, condotto in collaborazione con il Chartered Institute of Procurement & Supply (CIPS).

    La metà degli intervistati nel Regno Unito usa l'eProcurement per gestire gli acquisti aziendali, il 31% ha in atto una strategia per automatizzare le transazioni attraverso l'eProcurement e il 23% ha adottato sistemi di gestione della spesa.

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    La pandemia COVID-19 ha messo in luce quanto siano fragili alcune supply chain. Ne è risultata un’accelerazione al ricorso del digitale, e in particolare alle piattaforme di e-Procurement.

    Mario Lopez, Value Added Services Implementation Manager di RS Italia

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    Secondo una ricerca condotta da Google, la crisi ha accelerato l’adozione di tecnologie digitali in tutti i settori. Uno studio di PwC è giunto alla stessa conclusione. "La crisi ha innescato un'enorme accelerazione nella trasformazione digitale dell'economia globale", ha commentato Dejan Ljustina, a capo dello studio tecnico dell'azienda.

    Nel procurement MRO, l'interruzione della supply chain è stata un fattore chiave di cambiamento, afferma Mario Lopez, Value Added Services implementation Manager di RS Italia. "La pandemia COVID-19 ha messo in luce quanto siano fragili alcune supply chain. Ne è risultata un’accelerazione al ricorso del digitale, vera leva strategica per un modello di business resiliente, e in particolare alle piattaforme di e-Procurement."

    Anche le aziende non dotate di sofisticati sistemi IT si sono spostate verso il digitale, spiega Lopez: "I sistemi di gestione degli ordini via web, come RS Purchasing Manager, permettono ai clienti che non sono su una piattaforma di eProcurement matura di digitalizzare e semplificare il loro modo di lavorare.”

    Un modo più sicuro di lavorare

    La trasformazione digitale non si ferma all'eProcurement. Lopez mette in evidenza i potenziali vantaggi di business generati da soluzioni VMI (Vendor Managed Inventory), che riordinano automaticamente le forniture man mano che vengono utilizzate.

    "Le soluzioni open bin prevedono che gli elementi essenziali per il lavoro siano situati molto vicino alla postazione di lavoro per garantire che i dipendenti abbiano rapido accesso a ciò di cui hanno bisogno", aggiunge.

    Ciò è particolarmente importante in situazioni di pandemia, poiché queste soluzioni assicurano una fornitura continua di dispositivi di protezione individuale (DPI) per mantenere le persone al sicuro. Le soluzioni bin stock e quelle di distribuzione industriale promuovono inoltre pratiche di lavoro più sicure e distanziamento sociale.

    "Quando si parla di DPI, le soluzioni di distribuzione industriale non solo fanno sì che i prodotti siano davvero vicini alle persone, ma attraverso un sistema di tracciamento controllano chi ha ricevuto cosa. I prodotti essenziali sono sempre disponibili per tutti, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, 365 giorni all'anno", afferma Davies.

    Le soluzioni digitali forniscono inoltre una ricca fonte di dati, utile a ridurre gli sprechi e a ottenere informazioni sulle modalità con cui l'azienda opera, che possono successivamente essere utilizzate per future iniziative.

    Diminuzione dei guasti, incremento del tempo di operatività

    "Tutte le pressioni saranno esacerbate dalla pandemia, perché le aziende opereranno con meno personale e dovranno essere molto più snelle. Processi come il monitoraggio delle condizioni sono fondamentali per aiutare le aziende ad abbandonare un approccio reattivo", sostiene Alex Davies, Head of Value-Added Services, RS Group.

    "Gli acquisti non pianificati a seguito di un guasto si associano a una lunga serie di costi MRO. E affrontare questi costi può essere incredibilmente impegnativo", afferma. "Se le aziende adottano tecniche di manutenzione predittiva come il monitoraggio delle condizioni o l'analisi dell'olio, ottengono informazioni preziose per una maggiore efficienza nella gestione delle loro risorse produttive".

    Oltre due quinti dei professionisti del procurement intervistati nel 2020 hanno affermato che la gestione delle risorse produttive obsolescenti è una sfida quotidiana, evidenziando la necessità di un maggiore utilizzo di tecnologie supportate dall'Industrial Internet of Things (IIoT).

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    Quando la quantità di manutenzione reattiva aumenta, alcune organizzazioni la utilizzano con intelligenza per accelerare la transizione verso una strategia di manutenzione preventiva pianificata.

    Richard Jeffers, Director, Industrial Digital Solutions, RS Group.

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    Un terzo degli intervistati afferma di essere sotto pressione per ottenere un miglioramento delle prestazioni delle risorse produttive e una maggiore operatività delle macchine, e nonostante solo il 6% riferisca che la propria azienda ha una strategia IIoT in atto e il 15% adotti una strategia per il monitoraggio delle condizioni, la situazione sta migliorando.

    Il monitoraggio delle condizioni può rivoluzionare le prestazioni delle risorse produttive, evitando costosi guasti e permettendo alle aziende di effettuare una manutenzione predittiva basata sulle reali prestazioni dei componenti in servizio.

    "Se la quantità di manutenzione reattiva aumenta, le organizzazioni intelligenti ne fanno un catalizzatore per accelerare la transizione verso una strategia di manutenzione preventiva pianificata piuttosto che reattiva", afferma Richard Jeffers, Director of Industrial Digital Solutions di RS Group.

    "In effetti, è necessario proteggere quel lavoro a lungo termine, perché è ciò che nel tempo vi farà uscire dal ciclo reattivo", afferma. "La digitalizzazione della manutenzione vi fornisce i dati che vi permettono di individuare più facilmente i principali indicatori di un guasto. Si tratta soltanto di una migliore serie di strumenti che vi consentono di gestire la manutenzione in modo più efficace."

    Il Dottor John Glen, economista del CIPS e Visiting Fellow presso la Cranfield School of Management, è d'accordo. Afferma infatti che il monitoraggio delle condizioni ha già dimostrato il suo valore quando le regole del distanziamento sociale imposte dalla pandemia hanno impedito ai manutentori esterni di recarsi sul posto per risolvere problemi imprevisti.

    Le aziende che l'hanno già adottato, soprattutto nei settori in cui la pandemia ha generato un aumento della domanda, otterranno un vantaggio competitivo rispetto alle aziende che non l'hanno fatto. "La scelta di investire in anticipo nella tecnologia di manutenzione predittiva si rivelerà altamente remunerativa", aggiunge.

    La tecnologia ha il potere di migliorare l'efficienza, rafforzare i controlli sugli approvvigionamenti e fornire una maggiore visibilità dei costi dell'MRO. Sarà anche la chiave per aiutare le aziende a sopravvivere alla pandemia e a prosperare a lungo termine.

    Citando un recente rapporto di Accenture sulla digitalizzazione del procurement: "La domanda giusta non è perché passare al digitale, ma quando”.

    Per dati e analisi approfonditi su come la pandemia di COVID-19 abbia influito sugli acquisti indiretti, scarica il Report sugli acquisti indiretti 2020 qui.