Oscilloscopio: Guida completa alla scelta

Scopri questo strumento di laboratorio per analizzare la forma d’onda della tensione.

Oscilloscopi digitali

Cosa misura l’oscilloscopio? Come sono classificati? Cos'è un oscilloscopio digitale ad alta risoluzione? Scopriamo le risposte a queste e altre domande in questa guida completa sugli oscilloscopi.

Cos’è e a cosa serve l’oscilloscopio

L’oscilloscopio è uno strumento utilizzato per visualizzare e misurare segnali elettrici su di un apposito display. Viene comunemente impiegato in laboratorio per analizzare la forma d’onda della tensione in funzione del tempo ma con appositi sensori che trasformano le grandezze fisiche in tensione elettrica, è possibile misurare l’andamento di tutti i tipi di segnale (corrente, onde sonore, onde cerebrali, vibrazioni di un motore...), compresi gli eventi casuali. Questo dispositivo è usato per analizzare qualsiasi fenomeno fisico, sia dai tecnici di laboratorio che da appassionati del fai da te.

L’oscilloscopio permette di visualizzare graficamente su di uno schermo la forma d’onda di un segnale. Lungo l’asse verticale dello schermo (asse delle ordinate Y) viene rappresentata la tensione o la grandezza che si vuole analizzare, lungo l’asse orizzontale (asse delle ascisse X) viene invece indicato il tempo. Il segnale viene quindi mostrato su di una scala graduata reticolare, a due dimensioni.

Cosa misura l’oscilloscopio?

Grazie alla scala calibrata dell'oscilloscopio si possono fare misure di ampiezza di una grandezza fisica, come ad esempio il valore di picco o la distorsione, ma anche di tempo, come ad esempio il periodo, il tempo di salita o la frequenza.
Ancora, se l’altezza della forma d’onda varia nel tempo significa che il segnale non è costante, se ci sono angoli acuti significa invece che c’è stata una variazione improvvisa. In questo modo, è possibile individuare anomalie e disturbi nel funzionamento di un’apparecchiatura, di un motore o di un circuito elettrico, per poterlo poi riparare.

Grazie all’oscilloscopio, i tecnici possono ricavare dal segnale dei dati importanti per le loro diagnosi o per i propri progetti: la forma; il periodo e quindi indirettamente la frequenza che è l’inverso del periodo; la componente continua e alternata; il range di tensione (escursione picco-picco); l’eventuale presenza di distorsione, di rumore e di disturbo.

Come si è evoluto l’oscilloscopio

L’oscilloscopio nacque nel 1958 come strumento analogico che utilizzava un tubo catodico per rappresentare visivamente il segnale ed era noto come oscilloscopio CRT. Finchè le apparecchiature elettroniche rimasero analogiche, gli strumenti di misura analogici furono adeguati ma con con l’avvento del digitale, anche l’oscilloscopio dovette evolversi perchè lo strumento a tubo catodico era in grado di visualizzare solamente segnali di tipo periodico.

Gli oscilloscopi moderni sono degli apparecchi digitali avanzati in grado di processare segnali aperiodici complessi (discreti ovvero digitali) e di individuare errori in sistemi elettronici sofisticati. A seconda delle esigenze,i tecnici oggi hanno la possibilità di analizzare segnali attraverso oscilloscopi con monitor touchscreen ad alta definizione oppure possono utilizzare direttamente il display del computer.

Come sono classificati gli oscilloscopi?

Gli oscilloscopi si possono classificare fondamentalmente in analogici e digitali. A loro volta gli oscilloscopi digitali si suddividono in varie tipologie:

  • Oscilloscopi digitali standard (Digital Storage Oscilloscope o DSO), dotati di varie funzionalità;
  • Oscilloscopi a dominio misto (Mixed Domain Oscilloscope o MDO), utilizzati ad esempio per visualizzare sia le forme d’onda che per effettuare analisi spettrali;
  • Oscilloscopi a segnale misto (Mixed Signal Oscilloscope o MSO), fungono sia da oscilloscopio per misurare segnali analogici che da analizzatori di segnali digitali.
  • Oscilloscopi con display a fosfori (DPO) che permettono un elevato livello di analisi dei segnali complessi.

Caratteristiche degli oscilloscopi analogici

Gli oscilloscopi analogici vengono ancora utilizzati per vari motivi. La loro prerogativa è di mandare direttamente a monitor il segnale di ingresso, senza elaborarlo; in tal modo essi visualizzano in modo preciso la forma del segnale.
La fedeltà di rappresentazione è dovuta anche al fatto che sulla parte interna dello schermo c’è uno strato di fosfori, un materiale in granuli sottilissimi che si illumina se colpito da un fascio elettronico; l’immagine risultante ha quindi una definizione elevata. Vari oscilloscopi analogici possono visualzzare segnali di frequenza molto alta ed hanno elevata sensibilità di ingresso.

Questi strumenti sono più facili da usare e più economici rispetto agli oscilloscopi digitali. Sono adatti ad effettuare analisi non complesse, a visualizzare segnali periodici, di tipo analogico. Anche se il mondo odierno è digitale, i segnali analogici si trovano ancora nelle applicazioni video, audio e nelle telecomunicazioni. Per queste caratteristiche, gli oscilloscopi analogici trovano impiego ad esempio nei laboratori di ricerca&sviluppo delle telecomunicazioni e in quelli in cui si riparano radio e televisioni. Per laloro semplicità di utilizzo, vengono anche utilizzati nelle scuole e nelle università.

Oscilloscopio RS Pro

Caratteristiche dell'oscilloscopio digitale

L’oscilloscopio digitale è adatto ad analizzare segnali non ripetitivi (aperiodici): il segnale in ingresso viene visualizzato dopo essere stato digitalizzato con un processo chiamato “conversione analogico/digitale”.
Questi strumenti processano quindi segnali di tipo discreto, ossia costituiti da campioni di segnale e non dal segnale continuo, come invece avviene nell’oscilloscopio analogico. Gli oscilloscopi digitali sono dotati di memoria RAM interna che serve a memorizzare la forma d’onda del segnale, permettendo di visualizzarla in un arco temporale.

Possiedono inoltre un microprocessore che elabora i campioni e li trasforma in informazioni utili per l’analisi del segnale come ad esempio l’ampiezza, la forma d’onda, lo spettro di frequenza ed altri parametri, compresi i dati statistici.I dati elaborati vengono quindi visualizzati sul display dell’oscilloscopio o anche su computer (per i modelli dotati di connessione USB per PC). Grazie alla tecnologia digitale, l’ingombro dell’oscilloscopio è più ridotto e si possono fare analisi di segnale sofisticate e complesse.

Confronto tra oscilloscopio analogico e digitale

Anche se alcuni produttori hanno smesso di realizzare strumentazione analogica, le due tipologie di oscilloscopio possono considerarsi complementari. Gli oscilooscopi analogici sono meno costosi, più semplici da usare e rappresentano fedelmente la forma d’onda. Quelli digitali invece sono più difficili da utilizzare perchè integrano numerose funzionalità per permettere un’analisi del segnale anche molto complessa e proprio per questo sono anche più costosi. Si può sintetizzare questo confronto affermando che gli analogici servono a visualizzare il segnale mentre i digitali servono ad analizzarlo in modo approfondito. Va da sè che anche i campi applicativi e gli utilizzatori sono diversi.

Cos'è un oscilloscopio digitale ad alta risoluzione?

Il grado di precisione con cui l’oscilloscopio digitale converte i segnali in ingresso in valori digitali, si definisce risoluzione hardware e viene espressa in bit. Gli strumenti tradizionali hanno una risoluzione di 8 bit sull’asse verticale mentre quelli più performanti hanno una risoluzione di 12 bit. Una risoluzione hardware verticale elevata consente di osservare nel dettaglio piccole variazioni di segnale che si sormontano a segnali con variazioni ampie . Per misurazioni di segnali propri del settore elettromeccanico, o delle automotive o ancora del biomedicale, sono indicati oscilloscopi ad alta risoluzione.

E' importante la portabilità di un oscilloscopio?

In commercio si possono trovare oscilloscopi di tutte le dimensioni, da quelli ingombranti a quelli che stanno sul palmo di una mano. La dimensione è strettamente legata al tipo di utilizzo dell’oscilloscopio stesso. Un modello grande ha infatti più funzionalità ed uno schermo di dimensioni maggiori che permette di osservare meglio il segnale. D’atra parte, un modello portatile permette al tecnico di effettuare misurazioni durante interventi in esterno.

Vantaggi dell'oscilloscopio portatile palmare

Tra gli oscilloscopi portatili, il più piccolo è quello tascabile, detto anche palmare, che è grande quanto un telefono cellulare. Sono strumenti leggeri, alimentati a batteria, ideali per effettuare assistenza o manutenzione.

Vantaggi dell'oscilloscopio da banco

L'oscilloscopio da banco è caratterizzato da grandi dimensioni e pesantezza. Il suo monitor ha dimensioni maggiori rispetto al palmare e possiede più funzionalità. E’ utilizzato come strumento di misura sul banco di lavoro dei laboratori.

Gli oscilloscopi sono collegabili al Computer?

Esistono modelli di oscilloscopio che si collegano ad un computer via porta USB (oscilloscopio digitale USB). Oltre al cavo USB, questi strumenti hanno in dotazione dei software appositi che permettono il dialogo tra oscilloscopio e computer stesso. 

In questo modo mediante un adattore è possibile analizzare i dati utilizzando svariate funzionalità di calcolo e di analisi, oltre che stampare i risultati su carta utilizzando ol PC per la visualizzazione del segnale.

A cosa servono le sonde per oscilloscopio?

Solda per oscilloscopio ad alta tensione RS PRO

Le sonde per oscilloscopi sono accessori il cui impiego deve essere valutato caso per caso. Vengono infatti utilizzate per soddisfare esigenze specifiche ed in particolare per ridurre l’errore di misura dovuto al collegamento di un circuito allo strumento di misura stesso. Esistono varie sonde per oscilloscopio come ad esempio le passive, le sonde attive, quelle di corrente e molte altre.

Conclusioni: come scegliere lo strumento giusto?

Data l’ampia gamma di oscilloscopi sul mercato, la scelta dello strumento più adatto deve essere fatta sulla base di esigenze specifiche: di quanti canali si ha bisogno? Servono canali analogici? Quali segnali si dovranno analizzare? Qual è la larghezza di banda necessaria?

Oltre queste considerazioni ce ne sono sicuramente molte altre, perchè ciascun tecnico ha le proprie necessità. Una di queste è ad esempio la tensione massima di lavoro su cui si prevede di utilizzare l’oscilloscopio, così com’è stabilito dalla normativa CEI 11.1. Sono poi le prestazioni dello strumento (memoria di acquisizione, banda passante, frequenza di campionamento, risoluzione verticale...), a fare la differenza in termini di qualità e di costo.