JFET è l'acronimo di Junction Field-Effect transistor, ossia transistor a effetto di campo a giunzione. Un JFET è un dispositivo a quattro terminali, chiamati: gate, scarico, sorgente e corpo. Il terminal del corpo è sempre collegato alla sorgente. Esistono due tipi di transistor JFET: canale P a canale N.
Nel catalogo RS online è disponibile ampia gamma di transistor JFET per ogni esigenza, inclusi modelli di J201 JFET e j310 JFET.
JFET funzionamento
Transistor JFET n
Il nome canale N indica che gli elettroni sono portatori di carica maggioritaria. Per formare il canale N un semiconduttore di tipo N viene usato come base e drogato con un semiconduttore di tipo P alle due estremità.
Entrambe queste regioni P sono elettricamente collegate insieme ad un contatto ohmico in corrispondenza della porta.
Due ulteriori terminali sono prelevati alle estremità opposte per il drenaggio e la sorgente.
Struttura JFET a canale P
Il nome canale P indica che le lacune sono la maggior parte dei portatori di carica. Per formare il canale P, un semiconduttore di tipo P viene usato come base e drogato con un semiconduttore di tipo N su entrambe le estremità. Le regioni N sono elettricamente collegate insieme ad un contatto ohmico in corrispondenza della porta.
Due ulteriori terminali sono prelevati alle estremità opposte per il drenaggio e la sorgente.
Caratteristiche e vantaggi del JFET transistor
- Elevata impedenza di ingresso
- Dispositivo a tensione controllata
- Un alto grado di isolamento tra l'ingresso e il uscita
- Meno rumore
In che ambito vengono utilizzati i transistor JFET?
I transistor JFET hanno molte applicazioni nell'elettronica e nella comunicazione. È possibile utilizzarli come interruttore a controllo elettronico per controllare l'alimentazione elettrica a un carico, e come amplificatori.
Qual è la differenza tra un JFET e un BJT?
Il transistor bipolare (BJT) offre sia il flusso di portatori di carica maggioritaria che minoritaria.