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      • Pubblicato il 30 nov 2022
      • Ultima modifica 5 set 2023
    • 9 min

    Kit di pronto soccorso: aggiornamento su scadenze e reintegro del pacco di medicazione

    I Decreti Ministeriali in merito al kit di pronto soccorso

    Kit di pronto soccorso: aggiornamento su scadenze e reintegro del pacco di medicazione

    La normativa a cui si fa riferimento per il contenuto minimo obbligatorio dei kit di pronto soccorso è il DM 388/2003 e successivi Decreti Ministeriali di adeguamento. In particolare, questo decreto ha come riferimento due allegati in cui è elencato tutto ciò che deve contenere (come minimo) il kit.

    Kit di pronto soccorso

    In sintesi:

    • L'allegato 1 del DM 388/03 fa riferimento al contenuto minimo della cassetta di pronto soccorso.
    • L'allegato 2 del DM 388/03 fa riferimento al contenuto minimo del pacchetto di medicazione

    Obblighi datore di lavoro

    Il DM 388 del 2003 obbliga il datore di lavoro ad avere un kit pronto soccorso (una cassetta di primo soccorso o un pacchetto di medicazione) in ogni sede aziendale e in ogni unità produttiva. Tali kit devono essere completi secondo gli allegati 1 e 2 dello stesso decreto, intatti e in data di validità.

    Il datore di lavoro ha inoltre l'obbligo di custodire e conservare adeguatamente i kit di soccorso e di segnalarli con cartellonistica standard, in modo che siano immediatamente individuabili.

    Le integrazioni al contenuto sono indicate dal medico del lavoro di competenza, in base ai rischi che corrono i lavoratori, il quale può consigliare ulteriori presidi medici aggiuntivi rispetto ai contenuti minimi obbligatori della valigetta per il pronto soccorso aziendale. Un esempio potrebbe essere un defibrillatore DAE.

    Locazione dei kit di soccorso

    Per legge, e questo rientra tra gli obblighi del datore di lavoro, le cassette primo soccorso vanno segnalate con adeguata cartellonistica standard: di forma quadrata con sfondo di colore verde, su cui appare una croce bianca.

    I kit di primo soccorso rientrano infatti nei dispositivi antinfortunistica e quindi vanno segnalati a norma di legge con cartelli di salvataggio.

    Inoltre le valigette e i pacchetti medicali devono essere:

    • dotate di chiusura ma sempre pronte all'uso e quindi non chiuse a chiave;
    • non fisse ma portabili ove sia necessario;
    • messe in un luogo facilmente accessibile a chiunque
    • collocate in un ambiente tale che non si deteriorino

    Sarebbe buona regola disporre i kit di pronto soccorso vicino a un telefono per chiamare i soccorsi e a un lavandino o a un distributore igienizzante per poter sanificare le mani prima e dopo l'eventuale utilizzo.

    La valigetta di pronto soccorso può essere collocata su una parete del reparto ed in genere è predisposta di opportune staffe adatte allo scopo.

    Può anche essere ubicata in infermeria, se presente in azienda, oppure in auto se ci sono auto aziendali.

    Classificazione delle Aziende

    Il DM 388 del 2003 classifica le aziende in 3 categorie (A, B e C), sulla base del tipo di attività, del grado di rischio connesso e del numero di impiegati.

    • Aziende classe A. Tutte le imprese ad alto rischio, come le centrali nucleari, quelle termoelettriche, le aziende estrattive e la fabbricazione di esplosivi. Le aziende con più di 5 lavoratori del settore agricoltura e quelle in cui l'indice infortunistico di inabilità permanente superi 4.
    • Aziende classe B. Le imprese a medio/basso rischio con 3 o più impiegati
    • Aziende classe C. Le imprese a medio/basso rischio con meno di 3 dipendenti.

    Secondo questa classificazione:

    • le imprese A e B (ossia quelle con più di 3 lavoratori) devono dotarsi di cassetta primo soccorso e seguire l'allegato 1 del DM 388/03
    • le imprese C (ossia con meno di 3 lavoratori e non ad alto rischio), devono dotarsi si pacchetto medicazione e seguire l'allegato 2 dello stesso decreto.

    Differenza tra cassetta pronto soccorso e pacchetto medicazione

    Nel caso di aziende di tipo A e B, sia il numero di lavoratori che i rischi sono maggiori e quindi la quantità di materiale della cassetta medica sarà necessariamente maggiore rispetto a quella di un pacchetto di medicazione.

    Inoltre, sempre per le imprese in classe A e B, sono obbligatori dei dispositivi medici come ad esempio i teli sterili monouso, il termometro e lo strumento per la misurazione della pressione arteriosa.

    Il pacchetto di medicazione è previsto, ad esempio, nei luoghi di lavoro isolati e sugli automezzi aziendali in modo che il lavoratore che opera da solo (solitario), possa automedicarsi in attesa dei soccorsi.

    Scegliere kit di soccorso conformi

    Scegliere kit di soccorso conformi

    Per essere a norma, le cassette di primo soccorso (allegato 1, DM 388 del 2003) e i pacchetti di medicazione (allegato 2, DM 388 del 2003) devono essere scelti in base alla propria classificazione aziendale e al numero di lavoratori.

    Occorre inoltre controllare che il contenuto minimo rispecchi quello dell'allegato di competenza.

    Chi può usare i kit primo soccorso

    Tutto il personale e l'addetto al primo soccorso possono utilizzare i kit di pronto intervento se dovesse essere necessario. Nel primo caso, però, l'addetto al primo soccorso deve essere informato per poter reintegrare il kit e riportarlo a norma di legge.

    L'addetto al primo soccorso è una figura designata come responsabile del contenuto dei kit di soccorso della relativa manutenzione. Inoltre, questa persona ha il compito di intervenire per prestare soccorso quando necessario.

    Controllo periodico dei presidi di primo soccorso

    Il contenuto della cassetta di primo soccorso e del pacchetto di medicazione va controllato regolarmente per verificarne lo stato d'integrità, la scadenza e la corrispondenza con le norme di legge.

    Il controllo è obbligatorio dopo ogni utilizzo in quanto il materiale deve rispondere ai requisiti del DM 388. La verifica va fatta per tutti i kit distribuiti nelle sedi aziendali e nei reparti in cui è obbligatoria la loro presenza.

    Vanno registrati i dati relativi a tutti gli elementi del kit.

    Manutenzione cassette primo soccorso

    Le manutenzioni dei kit di soccorso hanno l'obiettivo di integrare il contenuto, nel caso sia stato usato, e di sostituire i componenti scaduti o aperti oltre il periodo specificato nelle caratteristiche tecniche.

    Se i kit non sono stati usati, la manutenzione dovrebbe essere almeno semestrale.

    Scadenza kit primo soccorso

    I kit di pronto soccorso non devono contenere prodotti scaduti.

    Alcuni kit hanno scadenza che va da 2 a 5 anni. In generale le sostanze liquide come i disinfettanti hanno durata 2 o 3 anni mentre i componenti solidi come garze e cerotti durano fino a 5 anni.

    Per capire la data di scadenza dei singoli prodotti, è necessario vedere la confezione dove, in genere, un'icona a forma di clessidra dovrebbe rendere più visibile la specifica

    Inoltre, i prodotti che sono stati aperti possono deteriorarsi in breve tempo.

    La soluzione fisiologica, ad esempio, non è più sterile quando la si apre.

    Per tale motivo i componenti vanno reintegrati nel kit subito dopo l'uso.

    Contenuto cassetta pronto soccorso aziendale e kit di ricambio per aziende A e B

    L'allegato 1 del DM 388/2003 prevede che il contenuto minimo obbligatorio per la cassetta di pronto soccorso nelle aziende di classe A e B sia il seguente:

    • Guanti sterili monouso (5 paia)
    • Visiera paraschizzi
    • Flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio da 1 l (1)
    • Flaconi di soluzione fisiologica sodio cloruro – 0, 9%) da 500 ml (3)
    • Compresse di garza sterile 10 x 10 in buste singole (10)
    • Compresse di garza sterile 18 x 40 in buste singole (2)
    • Teli sterili monouso (2)
    • Pinzette da medicazione sterili monouso (2)
    • Confezione di rete elastica di misura media (1)
    • Confezione di cotone idrofilo (1)
    • Confezioni di cerotti di varie misure pronti all’uso (2)
    • Rotoli di cerotto alto cm 2.5 (2)
    • Un paio di forbici
    • Lacci emostatici (3)
    • Ghiaccio pronto uso (2 confezioni)
    • Sacchetti monouso per raccolta rifiuti sanitari (2)
    • Termometro
    • Apparecchio di misura pressione arteriosa

    Contenuto pacchetto medicazione e kit di ricambio per aziende C

    L'allegato 2 del DM 388/2003 prevede che il contenuto minimo obbligatorio per il pacchetto medico nelle aziende di classe C sia il seguente:

    • Guanti sterili monouso (2 paia)
    • Flacone soluzione cutanea iodopovidone al 10% di iodio da 125 ml (1)
    • Flacone soluzione fisiologica (sodio cloruro 0.9%) da 250 ml (1)
    • Compresse di garza sterile 18 x 40 in buste singole (1)
    • Compresse di garza sterile 10x10 in buste singole (3)
    • Pinzette da medicazione sterili monouso (1)
    • Confezione di cotone idrofilo (1)
    • Confezione di cerotti di varie misure pronti all’uso (1)
    • Rotolo cerotto alto cm 2.5 (1)
    • Rotolo benda orlata alta cm 10 (1)
    • Un paio di forbici (1)
    • Un laccio emostatico (1)
    • Confezione di ghiaccio pronto uso (1)
    • Sacchetti monouso per raccolta rifiuti sanitari (1)
    • Istruzioni sul come usare i presidi suddetti e di prestare i primi soccorsi in attesa del servizio di emergenza.

    Inadempienze

    Inoltre, il Datore di Lavoro (o dirigente), in caso di mancato rispetto del DM 388/03 e dell’art. 45 del D.lgs. 81/2008, può incorrere in sanzioni che prevedono l’arresto da due a quattro mesi o un’ammenda che può andare da 750 a 4.000€.

    In caso di inadempienza e mancato rispetto delle norme di legge (DM 388/03 e art. 45 del Decreto Legislativo 81/2008), il datore di lavoro può subire penali che prevedono l’arresto, un’ammenda o sanzioni amministrative [Art. 45, co. 1, Art. 55 co. 5 lett. a].

    Riportiamo come riferimento l'articolo 45 citato del Dlgs. 81/2008, comma 1:

    Il datore di lavoro, tenendo conto della natura dell'attività e delle dimensioni dell’azienda o della unità produttiva, sentito il medico competente ove nominato, prende i provvedimenti necessari in materia di primo soccorso e di assistenza medica di emergenza, tenendo conto delle altre eventuali persone presenti sui luoghi di lavoro e stabilendo i necessari rapporti con i servizi esterni, anche per il trasporto dei lavoratori infortunati.

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