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      • Pubblicato il 3 feb 2023
      • Ultima modifica 29 ago 2023
    • 7 min

    A cosa serve e come si legge il calibro

    Quanti tipi di calibro esistono e come si legge il calibro decimale e ventesimale? Leggi la guida all’uso del calibro e scopri i campi di applicazione in cui lo strumento di misurazione è indispensabile.

    A cosa serve e come si legge il calibro

    Il calibro è uno strumento di misurazione e di verifica usato per l’ispezione di componenti, il controllo qualità e la calibrazione.

    L’uso dello strumento di controllo è diffuso in particolare tra i tornitori, gli operatori di macchine utensili, i fresatori e gli operai addetti alle lavorazioni meccaniche.

    L’uso dei vari tipi di calibri esistenti va oltre l’ambito meccanico; infatti, alcuni modelli sono ampiamente utilizzati nel settore delle costruzioni, nella lavorazione del legno e nel campo dell’idraulica.

    In generale, il calibro è un valido compagno per tutti i professionisti impegnati nei vari ambiti tecnici e, dalla sua invenzione alcuni secoli fa, nel corso del tempo ha assunto varie forme per adattarsi alle mutate esigenze dettate dall’innovazione tecnologica.

    Attraverso la nostra guida approfondirai il funzionamento del calibro e cosa misura, conoscerai i tipi di calibri disponibili e di maggiore utilizzo, come misurare con il calibro per ottenere controlli di qualità e verifiche altamente accurate.

    Per concludere, ti forniremo alcuni elementi per controllare l’usura del calibro nel tempo; infatti, come tutti gli strumenti anche il calibro può perdere le sue caratteristiche di accuratezza, e ciò va verificato periodicamente per garantirti sempre misurazioni prive di errori.

    Come funziona il calibro e cosa misura

    Il calibro è uno strumento di misurazione delle dimensioni usato in ambito tecnico per controllare le tolleranze di un componente meccanico o di altri tipi di componenti. Il suo impiego è molto ampio e spazia dalla meccanica all’edilizia.

    Nello specifico cosa misura il calibro? Grazie ai diversi modelli di calibri esistenti, lo strumento può misurare larghezza, lunghezza e profondità di qualsiasi componente. Tra i componenti che è possibile misurare troviamo:

    • bulloni e viti;
    • componenti filettati;
    • misurazione di incavi, fori o fessure;
    • spessori di parti meccaniche, in legno o altro materiale;
    • spessori di tubature.

    Il funzionamento del calibro si differenzia in base ai tipi di calibri esistenti; alcuni permettono la lettura di un’unica dimensione, altri sono dotati di parti mobili per la misurazione di componenti che rientrano nell’intervallo di valori misurabili.

    Il calibro a corsoio è tra quelli più utilizzati in ambito tecnico, facile da riconoscere per via dell’asta metallica graduata (centimetri e pollici) sulla quale scorre un corsoio dotato di nonio.

    disegno-tecnico-calibro-a-corsoio

    Quanti tipi di calibro esistono

    Il calibro trova impiego in molti ambiti tecnici industriali e professionali per misurazioni di precisione guidate dall’innovazione tecnologica, e ciò ha richiesto la progettazione di nuovi tipi di calibri che si possono sintetizzare in due categorie:

    • Calibri fissi, concepiti per misurare una sola dimensione;
    • Calibri variabili, dotati di parti mobili per effettuare misurazioni mediante la lettura su una scala graduata con un intervallo di valori predefinito.

    Per ciascuna delle due categorie sopra elencate esistono diversi tipi di calibri.

    I calibri fissi assumono forme molto diverse per adattarsi alle parti da misurare. Il controllo dei perni cilindrici si effettua con il calibro ad anello, mentre i fori cilindrici e conici si misurano con il calibro a tampone.

    Esistono diverse varianti di calibro ad anello e a tampone, rispettivamente filettate internamente e filettate esternamente, utili per effettuare il controllo qualità di viti e madreviti e altri componenti filettati.

    Per misurare il diametro esterno di tubi idraulici o di alberi meccanici, si utilizza il calibro a forchetta, che ha il vantaggio di poter scorrere sul componente. Ne esistono varianti munite di trasduttori pneumatici o elettrici usati per controllare con estrema precisione l’intervallo di tolleranza.

    Nella gamma dei calibri variabili troviamo il calibro a vite micrometrica, conosciuto anche come palmer o micrometro, disponibile in vari kit nella serie di micrometri RS PRO.

    Il calibro a corsoio è ampiamente diffuso, e viene costruito in varie forme per adattarsi alle esigenze di applicazione tecnica.

    Nell’edilizia si utilizza spesso il calibro di profondità Vernier che fa parte della più ampia famiglia di misuratori di profondità.

    Il calibro per filettatura serve a misurare il passo delle filettature, e trova ampia applicazione in qualsiasi situazione in cui sia necessario misurare il passo della testa di una vite. Progettati per stabilire il gradiente per filettature sia interne che esterne, i calibri divisori per passo filetto sono disponibili nelle varianti imperiale e metrico.

    Calibro Digitale RS PRO

    Come si legge un calibro

    In linea di principio, la lettura del calibro necessita di una scala di lettura con una risoluzione di un decimo, un ventesimo, un cinquantesimo, oppure un centesimo di millimetro.

    Partendo dal classico calibro a corsoio o calibro Vernier nella versione analogica, possiamo dividere la procedura di lettura in due fasi:

    1. La misura principale in millimetri si legge sulla scala fissa del calibro.
    2. Le frazioni di millimetro vanno lette sulla scala graduata del nonio, dove va individuata la prima tacca del nonio che coincide perfettamente con una tacca della scala fissa.

    In commercio è disponibile anche il calibro digitale (o calibro elettronico), una versione di calibro a corsoio munita di display che facilita la lettura della misura esprimendola chiaramente sul quadrante digitale.

    Per assecondare le esigenze di misurazione più accurate sono disponibili anche set di misura comprendenti il calibro a corsoio e il micrometro digitale con righello metrico e imperiale.

    Proseguiamo la guida all’uso di questo importante strumento di misurazione, per apprendere come si legge un calibro a corsoio secondo le principali scale di risoluzione.

    Come si legge il calibro decimale

    Il calibro decimale è dotato di un nonio decimale il cui cursore è suddiviso in 10 parti. Quando il calibro è chiuso, noterai che lo zero del nonio coincide con lo zero della scala fissa, mentre la tacca del nonio che corrisponde al numero 10 coincide con la nona tacca (9 mm).

    Questo significa che il calibro decimale presenta 10 parti nello spazio di 9 millimetri, dunque ciascuna parte corrisponde a 0,9 mm e restituisce una sensibilità di 0,1 mm.

    Come leggere il calibro ventesimale

    Nel calibro ventesimale il cursore è diviso in 20 parti e quando è chiuso la diciannovesima tacca corrisponde al numero 10.

    Troviamo quindi 20 parti nello spazio di 19 millimetri, il che significa che ogni parte corrisponde a 0,95 mm con una sensibilità pari a 0,05 mm.

    Come si legge il calibro cinquantesimale

    Nel calibro cinquantesimale il cursore è diviso in 50 parti, e quando è chiuso lo zero del nonio coincide con lo zero della scala fissa come nelle precedenti scale di risoluzione. La quarantanovesima tacca del nonio corrisponde al numero 10.

    Il calibro cinquantesimale presenta 50 parti nello spazio di 49 millimetri, quindi ogni parte corrisponde a 0,98 mm con una sensibilità pari a 0,02 mm.

    calibro-a-corsoio

    Come controllare l’usura di un calibro?

    Anche gli strumenti di misurazione devono essere tarati e controllati nel corso del tempo per verificare il mantenimento delle caratteristiche di precisione per cui sono stati acquistati.

    L’usura di un calibro può essere controllata utilizzando un calibro speciale noto come calibro a combinazione o calibro Johansson, costituito da una serie di blocchetti di riscontro in acciaio temperato o altri materiali adatti. Lo strumento è più comunemente conosciuto col nome di blocchetti pianparalleli o blocchetti Johansson.

    Oltre all’uso per la taratura dei calibri, lo strumento viene utilizzato anche per effettuare misure con un alto grado di precisione e viene venduto in set di blocchetti di riscontro in acciaio con certificazione UKAS.

    Concludendo

    Il calibro è un importante strumento di misurazione ad alta precisione capace di migliorare la qualità del lavoro dei professionisti impegnati in opere in cui l’errore deve essere ridotto al minimo.

    I tipi di calibri con scale di risoluzione nell’ordine del cinquantesimo e del centesimo di millimetro, il micrometro e i calibri speciali per la misurazione del passo filetto e delle profondità disponibili tra gli strumenti di misurazione e tracciatura di RS Components rispondono all’esigenza di rispettare gli standard più elevati nel controllo dell’intervallo di tolleranza.

    Visita la nostra sezione dedicata agli strumenti di misurazione e tracciatura per rendere accurate le tue misurazioni.

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