La nostra guida ai motori AC parte descrivendo come funziona un motore elettrico in generale, per passare a descrivere il funzionamento di un motore a corrente alternata.
Il motore elettrico si compone di due parti essenziali:
Il funzionamento è dunque il seguente: un circuito posto su una armatura metallica ruota (rotore) all’interno di un campo magnetico prodotto dai magneti (statore), generando un campo magnetico alla chiusura del circuito. La rotazione dell’armatura è, quindi, causa dell'interazione tra questo campo magnetico e quello dei magneti.
Nel caso del motore CA, detto anche alternatore, la linea a corrente alternata alimenta gli avvolgimenti intorno allo statore, creando un campo magnetico variabile. L’interazione tra il campo magnetico dello statore e le correnti indotte del rotore fanno il resto, avviando la rotazione del rotore.
Chi ha inventato il motore a corrente alternata?
Adesso un cenno storico sull’inventore del motore elettrico a corrente alternata e il tempo storico in cui questo motore nasce.
L’inventore del motore a corrente alternata è l’italiano Galileo Ferraris, il quale presentò dapprima uno studio teorico sul trasformatore alla Reale Accademia delle Scienze di Torino. Allo studio seguì la realizzazione pratica di un primo prototipo di motore a corrente alternata, realizzato tra agosto e settembre 1885.
A quell’epoca, vi era ancora una disputa accademica e pratica sui vantaggi della trasmissione e distribuzione della corrente in forma continua o alternata. La realizzazione del motore CA unito al trasformatore, che proprio in quegli anni dimostrava la sua funzione pratica, contribuì a colmare il vuoto allora presente nella costruzione di sistemi a corrente alternata.
Perché si usa la corrente alternata?
La disputa tra corrente continua e alternata si risolse in pochi anni a favore della seconda e per alcuni motivi pratici:
- Con i trasformatori la corrente alternata può essere variata in tensione per essere trasportata sulle lunghe distanze con tensioni elevate, a favore di una riduzione delle perdite lungo la linea di distribuzione.
- I costi dei macchinari necessari a generare la CA sono più contenuti rispetto ai sistemi per la generazione della corrente continua.
Per quanto riguarda l’uso nei motori, sia la corrente continua che quella alternata “convivono”, tant’è che in commercio sono disponibili entrambe le tipologie, con l’aggiunta della versione universale che può svolgere entrambi i ruoli alternativamente.