Per comprendere come funziona, partiamo dagli elementi che lo costituiscono e vediamo come è fatto un trapano a colonna.
Partendo dall’alto, l’elettroutensile presenta una “testa” nella quale generalmente è collocato il motore elettrico e gli ingranaggi di trasmissione. La testa fa da supporto ad altri elementi come la leva di comando per l’avanzamento sensitivo, le leve di cambio di velocità e il mandrino.
La colonna (o incastellatura) fa da supporto alla testa e alla tavola portapezzo, e da raccordo con il basamento. Nelle versioni con motori ad alta potenza, alla base troviamo una pompa per il raffreddamento dell’elettroutensile.
Nelle versioni di trapano a colonna complete, la mensola portapezzo è dotata di “volantini” per consentirti un ampio movimento in tutte le direzioni, agevolando il processo di foratura di precisione.
Quando l’utensile entra in funzione, il motore trasmette il movimento al mandrino attraverso un complesso sistema di “ruotismi” che servono anche ad effettuare le variazioni di velocità. Il cambio di velocità di un trapano a colonna si ottiene modificando l’accoppiamento tra le ruote del cambio interne alla testa.