Se gli obiettivi e i benefici della presenza di una buona policy sugli acquisti sono ben definiti dalle pur sintetiche righe che precedono, può essere utile sottolineare quali siano le conseguenze potenziali degli acquisti fuori policy, ovvero quelle scelte di approvvigionamento che sono effettuate senza il rispetto delle regole stabilite dalla politica aziendale sugli acquisti.
L’impatto negativo di simili transazioni può essere molto profondo e può verificarsi, in primo luogo, con un aumento dei costi: l’approvvigionamento estraneo alle regole della policy può infatti esporre l’organizzazione all’acquisto di beni o servizi a prezzi più alti di quelli che invece potrebbero essere negoziati attraverso il ricorso ai fornitori individuati dalla compliance.
Come abbiamo già avuto modo di accennare, inoltre, gli acquisti fuori policy lasciano spesso maggiore spazio per frodi e corruzione, così come frequente è il rischio di andare incontro ad approvvigionamento di beni di qualità inferiore.
è sempre presente anche il rischio di danni all’immagine. Gli acquisti effettuati fuori policy possono, infatti, nuocere all’immagine dell’azienda nell’eventualità in cui non rispettino le normative vigenti, o i principi etici e di responsabilità sociale.
Se i rischi di cui sopra sembrano essere di grande rilievo, lo sono ancor di più nello scenario di una non conformità degli acquisti indiretti, che sono quelli relativi ai beni e ai servizi non direttamente usati nel processo produttivo, che – data la loro complessità e l’elevato numero di fornitori coinvolti – possono generare conseguenze ancora più profonde.