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    Digitalizzazione della manutenzione per una migliore efficienza aziendale
     
      • Pubblicato il 25 set 2023
      • Ultima modifica 29 feb 2024
    • 3 min

    Digitalizzazione della manutenzione per una migliore efficienza aziendale

    La crescente domanda di manutenzione contrattuale può essere soddisfatta attraverso il ricorso a soluzioni digitali che possano consentire all’impresa di avere costante accesso a dati in tempo reale sulle prestazioni dei propri asset e a una manutenzione garantita quando se ne ha bisogno.

    Digitalizzazione della manutenzione per una migliore efficienza aziendale

    Prima della pandemia l'outsourcing era una delle principali tendenze delle imprese. Con l’avvento del COVID-19 e con divieto di accesso di personale esterno, alle organizzazioni non è rimasto altro da fare che comprendere come impiegare al meglio gli appaltatori.

    Di fatti, sebbene gli appaltatori possano offrire maggiore flessibilità e un contributo alla riduzione dei costi, le aziende che li utilizzano hanno anche responsabilità importanti per la loro salute e sicurezza. Inoltre, è necessario fornire loro adeguata formazione e rispettare tutte le complesse prescrizioni di legge.

    Insomma, non stupisce che l'utilizzo di appaltatori possa condurre alla perdita di controllo del proprio programma di manutenzione, alla perdita di conoscenza a causa dell'elevato turnover del personale e persino alla duplicazione dello sforzo di gestione, considerato che si finisce con il sovrapporre le attività di gestione.

    Di qui, una evidente riflessione: l’appalto è proprio la scelta giusta per la propria organizzazione?

    Appaltare la manutenzione: scelta di riferimento per il proprio business?

    La risposta alla domanda con cui abbiamo chiuso lo scorso paragrafo non può che partire da alcune riflessioni. Come sottolinea Mario Lopez, Head of Value Added Solutions and Technical Sales, è infatti fondamentale avere chiarezza assoluta sul perché si vuole utilizzare un appaltatore.

    "Ho tre regole per l'appalto, che mi sono sempre state utili: primo, bisogna appaltare se è effettivamente più conveniente, ma se ci sono molti costi nascosti, spesso non è questa la strada più competitiva. Secondo, ricorrere all’appalto può essere un modo per ottenere una competenza specializzata di cui si ha bisogno permanente in azienda. Terzo, quando bisogna gestire picchi e cali, con l’appalto si possono far entrare persone per potenziare il team al momento della necessità, per poi ridurre nuovamente le risorse quando il bisogno è passato. Se i propri appaltatori rispondono a due o addirittura tre di queste condizioni, l'appalto è una strategia legittima.

    Insomma, a seconda delle circostanze è coerente affermare che, effettivamente, gli appaltatori possono fornire una buona soluzione nelle giuste circostanze. Naturalmente, questo non può essere un invito a esternalizzare tutto, in ogni settore: il miglior approccio è invece quello combinato, in cui risorse interne ed esterne siano operanti in modo integrato e sinergico per creare le migliori condizioni di valorizzazione della propria organizzazione.

    Appaltare la manutenzione

    Preservare la conoscenza sulla manutenzione interna

    Di qui, l’ulteriore condivisibile riflessione: non sempre è buona cosa sostituire i team interni, soprattutto se si lavora con attrezzature personalizzate che sono state utilizzate per lungo tempo all’interno della propria organizzazione e su cui si è costruita la propria proprietà intellettuale e la propria esperienza esclusiva su come mantenerle al meglio.

    Insomma, mantenere un adeguato livello di conoscenza e competenza all'interno dell'azienda è fondamentale, sia che vengano utilizzati appaltatori, o meno. Se dunque è pur vero che si può esternalizzare praticamente tutto, è anche vero che non si può esternalizzare il rischio in termini di perdita di produzione, impatto sulle persone e sull'ambiente.

    È invece sicuramente più facile esternalizzare la manutenzione quando questa è compresa in un pacchetto di supporto per i propri macchinari e impianti. Ma, anche in questo caso, cosa accade quando termina?

    Una soluzione innovativa ed efficace è quella di sostituire il monitoraggio periodico delle macchine effettuata dai manutentori esterni, con un monitoraggio continuo mediante dispositivi digitali.

    Preservare la conoscenza sulla manutenzione interna

    La digitalizzazione della manutenzione

    La digitalizzazione della manutenzione non solamente può garantire all’impresa di poter avere una conoscenza puntuale sullo stato di fatto delle proprie macchine: le nuove informazioni così acquisite potranno infatti essere utilizzate per perfezionare e persino trasformare i propri processi di produzione. L’impresa potrebbe infatti così essere in grado di acquisire decisioni consapevoli su come far intervenire appaltatori per lavori specifici, in un contesto in cui avrà preso il controllo del proprio programma di manutenzione.

    Si noti anche come la digitalizzazione della manutenzione, così come avvenuto in molte altre aree operative, sia stata accelerata con la pandemia, che ha stimolato l'uso della tecnologia digitale nell'ingegneria della manutenzione. Così, invece di recarsi alle macchine per ottenere una lettura sulle loro condizioni, sono le macchine a fare il lavoro più oneroso, inviando i dati al team responsabile in impresa.

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