In questo contesto, i team di ingegneria della manutenzione hanno una vasta gamma di opportunità per ridurre il consumo di energia delle organizzazioni manifatturiere, qualsiasi siano la dimensione e la struttura. È sorprendente considerare che circa la metà degli sprechi energetici industriali è dovuta alle perdite, allo scarso isolamento e alla dispersione termica: Qual è quindi il modo più efficace per affrontare questo problema?
Il punto di partenza non può che essere la predisposizione e l’implementazione di una strategia completa di gestione dell’energia, essenziale per un processo produttivo – e più in generale organizzativo – più ecologico: una strategia che si concentri sull'efficienza energetica nella conversione, nella distribuzione e nel consumo. Inoltre, è suggeribile soffermarsi sul monitoraggio costante delle condizioni in cui operano le macchine, supportato dall’uso di sensori digitali connessi: un meccanismo oggi facilmente utilizzabile in qualsiasi tipo di organizzazione, in grado di creare significativi flussi di informazioni basati sui dati, che vengono poi interpretati per individuare le fonti di spreco energetico e identificare nuove opportunità per ridurre le emissioni di CO2.
Su queste basi, si cerca di giungere a una migliore ottimizzazione delle risorse energetiche in azienda, con la consapevolezza che spesso un aumento del consumo energetico è collegato a problemi di manutenzione, più che a un effettivo impiego di risorse nel ciclo produttivo.
Dunque, se l’azienda si rende conto che il consumo di elettricità sta aumentando, la ragione può essere ricondotta a un guasto elettrico o meccanico su una macchina o su un sistema: ecco, dunque, che il monitoraggio del consumo di energia può essere un indicatore di un imminente guasto.