Sicurezza nell'industria della carta e plastica

Nei settori con un elevato potenziale di rischio per i dipendenti, dotarli del corretto equipaggiamento protettivo dovrebbe essere una parte essenziale della strategia di sicurezza di qualsiasi azienda.

Le industrie della carta, della plastica e del confezionamento costituiscono un segmento importante del settore manifatturiero del Regno Unito, e nel complesso impiegano circa 300.000 persone a tempo pieno[1]. Una delle maggiori priorità per tutte le aziende di questo settore è la sicurezza dei dipendenti.Tutte e tre contribuiscono in misura importante all'economia nazionale e danno lavoro a un gran numero di persone. La sola industria della plastica ha un fatturato annuo di 23,5 miliardi di sterline e una forza lavoro di 182.000 persone. L'industria della carta fattura 12 miliardi di sterline all'anno e dà lavoro a 62.000 persone, mentre le cifre per l'industria del confezionamento sono di 11 miliardi di sterline e 85.000 persone.Le persone che lavorano in queste industrie affrontano potenziali rischi – da pericoli comuni a tutti gli impianti di produzione come quello di scivolare, di inciampare e di operare su macchine con parti in movimento) a pericoli specifici come polvere nelle cartiere, oggetti taglienti nelle fabbriche di confezionamento e sostanze chimiche nella produzione della plastica.

Quando si tratta di implementare una strategia di successo per la sicurezza sul posto di lavoro, Jimmy Quinn, presidente dell'Institution of Occupational Health and Safety (IOSH), ritiene che la cultura aziendale sia fondamentale. "Salute e sicurezza sono fondamentali per il successo e la sostenibilità delle imprese. Se ci si prende cura del proprio personale, il ritorno su questo investimento è decisamente considerevole".

Quinn afferma che la pandemia COVID-19 ha focalizzato l'attenzione sulla salute e la sicurezza di tutta la forza lavoro. "In tutto il mondo, i nostri addetti hanno aiutato le loro aziende e i clienti con cui lavorano a implementare misure che assicurano la gestione dei rischi di trasmissione dei virus. Stanno anche gestendo i rischi legati a salute mentale e benessere generale e, dato l'alto numero di persone che lavorano da remoto, sono attente ad evitare che i dipendenti possano soffrire di problemi muscolo-scheletrici".

Quinn aggiunge che una delle lezioni apprese dalla pandemia è stata l'importanza di avere persone competenti in tema di sicurezza. "Nell'imparare a gestire i rischi del COVID-19, le aziende danno un valore sempre maggiore al ruolo svolto dai professionisti della sicurezza e della salute sul lavoro", dice.

In quasi tutte le aziende dell'industria della carta, confezioni e plastica esiste una buona probabilità che i dipendenti lavorino con grandi macchinari, o nei pressi di questi ultimi, e questo comporta un livello di rischio maggiore. "In presenza di questi macchinari, è importante avere sensori, sistemi di protezione, interruttori di emergenza e segnaletica appropriata che aiutino a proteggere i lavoratori", spiega Del Tiwana, Industry Sector Manager di RS. "È essenziale che tutte queste apparecchiature siano ben mantenute e svolgano il lavoro per cui sono state progettate".

"Bisogna anche considerare la sicurezza individuale di ogni dipendente, che deve disporre dei prodotti giusti per proteggersi mentre lavora", aggiunge. "Il personale ha bisogno delle giuste calzature e dei corretti dispositivi di protezione individuale (DPI). Ad esempio, le cartiere generano grandi volumi di polvere, quindi è fondamentale che i dipendenti esposti a questo rischio indossino le maschere adeguate a evitare che la polvere penetri nel loro sistema respiratorio".

Un altro elemento importante per proteggere i lavoratori è assicurarsi che usino apparecchiature ATEX, che sono appositamente progettate per essere utilizzate in ambienti potenzialmente pericolosi. "Nell'industria del confezionamento, uno dei maggiori rischi è il fuoco, in particolare dove si effettua la produzione di carta e cartone", dice Tiwana. "Con la polvere che si crea durante questo processo, è importante che il personale non provochi incendi, quindi le aziende dovrebbero fornire ai dipendenti apparecchiature ATEX e specifici strumenti anti-scintilla, come martelli e seghe progettati per non generare scintille durante l'uso".

Un altro grande rischio, in particolare nelle aziende di inscatolamento o imbottigliamento, è quello di lavorare con materiali taglienti. Tiwana sottolinea che è vitale che il personale abbia un'adeguata protezione delle mani e dei piedi, che deve avere uno standard molto più alto dei normali materiali protettivi.

"Per predisporre tutti i giusti dispositivi di protezione, il team di RS visita ciascun cliente ed effettua audit specifici, in modo da stabilire i rischi e il livello di protezione necessario", spiega. "Proponiamo quindi una gamma di prodotti/marchi che soddisfano questi requisiti".

"Uno dei cambiamenti fondamentali degli ultimi anni riguarda la protezione dell'udito. Abbiamo migliorato le nostre capacità tecnologiche e possiamo aiutare i clienti a verificare i loro requisiti secondo i nuovi standard", spiega. "Per le aziende è importante lavorare con distributori con una catena di approvvigionamento completa e tracciabile. Sia i distributori che i produttori di questi articoli sono affidabili. Possiamo commercializzare solo prodotti conformi alle normative più aggiornate.

Oltre a garantire che un'azienda abbia i migliori dispositivi di sicurezza per il suo personale, è anche importante cercare modi per rendere più efficiente il processo di approvvigionamento di questi prodotti. Tiwana raccomanda che le aziende cerchino di armonizzare i marchi che usano – molte hanno dispositivi di decine di marchi diversi, il che può essere sia costoso che fonte di confusione per gli utenti.

"Possiamo offrire soluzioni di gestione dell'inventario in modo che sia disponibile uno stock con consegna rapida quando sono necessari nuovi dispositivi di sicurezza, che possano essere ordinati in modo semplice e veloce", dice Tiwana. "Ciò contribuisce a ridurre gli sprechi di tempo e anche i costi per l'azienda. Se l'acquirente perde tempo a cercare il componente di un dispositivo nel proprio magazzino, o tramite fornitori non approvati, rischia di prendere decisioni affrettate e spendere troppo, o peggio, comprare il dispositivo sbagliato, che non offrirà il livello di protezione richiesto".