I dispositivi di protezione respiratoria comprendono, in generale, i respiratori a filtro (UNI EN ISO 10720:1998; UNI EN 529:2006) e i respiratori a filtro con semimaschera portafiltro e inserto filtrante (UNI EN ISO 10720:1998; UNI EN 529:2006). Sono inoltre disponibili accessori per respiratori come ad esempio i filtri e le coperture per il capo per uso con respiratore.
I respiratori dovrebbero essere impiegati solo in presenza di sufficiente ossigenazione degli ambienti di lavoro, per permettere al lavoratore di respirare normalmente.
I respiratori a filtro sono monouso e quindi dovrebbero essere utilizzati durante la singola attività lavorativa e poi smaltiti. L’elemento fondamentale di questi DPI è il filtro antipolvere/particolato.
In base all’efficienza del filtro, i respiratori vengono classificati come P1, P2 o P3.
- I respiratori con filtro P1 sono caratterizzati da bassa efficienza e si trovano nei DPI noti come FFP1, THP1 e TMP1
- I respiratori con filtro P2 sono caratterizzati da efficienza intermedia e si trovano nei DPI noti come FFP2, THP2 e TMP2
- I respiratori con filtro P3 sono altamente efficienti e si trovano nei DPI noti come FFP3, THP3 e TMP3
Oltre ai filtri antipolvere, esistono filtri antigas che vengono classificati in base alla loro capacità di filtraggio: filtri di classe 1 a bassa capacità, filtri di classe 2 a media capacità e filtri di classe 3 ad alta capacità.
A seconda della tipologia di attività svolta dal lavoratore e dalla presenza/rischio di contaminante nel luogo di lavoro, sono indicati specifici DPI, come riportato dalla valutazione di rischio del datore di lavoro. Ad esempio, per la rimozione di macerie potrebbero essere indicati i respiratori FFP1, per la saldatura invece potrebbero essere indicati i respiratori FFP2 mentre per le fonderie potrebbero essere indicati i respiratori FFP3.
La denominazione dei respiratori viene anche associata ad una lettera (marcatura) che specifica se il DPI è efficace contro gli aerosol solidi (S, ad esempio FFP1S) o contro gli aerosol liquidi (L, ad esempio FFP2L).
Se sul DPI è stato effettuato un test per la protezione da particolati di carbone, il dispositivo riporta anche la marcatura C.
I respiratori con semimaschera servono invece a proteggere dall’inalazione di gas e vapori nocivi e possono essere corredati da filtro anti gas oppure anti polvere. A seconda del tipo di sostanza nociva (contaminante), questi DPI vengono siglati specificamente, in conformità alle normative di riferimento e alle linee guida in esse contenute.
I filtri antipolvere sono di colore bianco e, come per i respiratori precedentemente descritti, sono identificati con le sigle di efficienza P1, P2 o P3. Quando il DPI è dotato di filtro P3, la protezione è elevata ma la respirazione può essere difficoltosa, specie per uso prolungato.
È sempre essenziale selezionare l'attrezzatura corretta sia per il rischio che per l'individuo e assicurarsi che vi sia una formazione adeguata al suo utilizzo. Va notato che l'unica forma di protezione respiratoria adatta per il lavoro in uno spazio ristretto è il respiratore, poiché altre forme di protezione respiratoria non forniscono una fonte di aria o ossigeno.
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