Rispondiamo innanzitutto alla domanda “smart grid cosa significa?”. Il termine indica un sistema elettrico intelligente (rete intelligente), dove la connessione tra i nodi attivi della rete sono coordinati da sistemi telematici automatizzati.
La necessità di avere delle reti elettriche digitalizzate e dotate di apparati che ne garantiscano l’automazione, è dovuta al passaggio, degli ultimi decenni, da un sistema unidirezionale, dove la produzione dell’energia elettrica è centralizzata, a un sistema bidirezionale in cui i centri di produzione sono distribuiti su un territorio ampio.
Tale evoluzione delle reti elettriche è una diretta conseguenza dell'ingresso delle rinnovabili, come il fotovoltaico e l’eolico. Il fotovoltaico, in particolare, permette anche a piccole unità abitative di produrre energia e di immetterla nella rete nazionale.
Inoltre, le fonti rinnovabili come l’eolico e il fotovoltaico sono discontinue e causa di picchi di produzione che vanno gestiti con un’ infrastruttura elettrica del tutto nuova o rinnovata.
Da qui, l’avvento delle smart grid capaci di ottimizzare i flussi di energia bidirezionali, di gestire i picchi e anche le carenze di produzione. In una smart grid il sistema elettrico mantiene l’equilibrio nonostante siano attivi più attori che:
- Generano corrente elettrica centralmente e localmente
- Consumano quella prodotta sul posto
- Immagazzinano l’eventuale eccedenza prodotta sul posto in dispositivi di stoccaggio
- Assorbono energia elettrica dalla rete
Dopo avere illustrato cosa sono le smart grid, passiamo ad approfondire il funzionamento di una smart grid.