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      • Pubblicato il 17 gen 2024
      • Ultima modifica 17 gen 2024
    • 6 min

    Valutazione dei rischi negli stabilimenti industriali

    Valutare i rischi negli stabilimenti industriali è un obbligo normativo per tutti i datori di lavoro. Ti illustriamo quali rischi bisogna prendere in considerazione e cosa deve contenere il documento di valutazione dei rischi.

    Valutazione dei rischi negli stabilimenti industriali

    La valutazione dei rischi è una fase importante per ogni nuovo stabilimento industriale e per gli impianti da ammodernare secondo le più recenti normative in fatto di gestione del rischio e della sicurezza.

    Per rischio industriale s’intende la possibilità che una condizione di pericolo si verifichi evolvendo in un incidente che coinvolge il personale addetto in un reparto, l’intero stabilimento o, nei casi più gravi, i vicini centri abitati.

    Dunque, è immediato comprendere qual è l'obiettivo della valutazione dei rischi, lo scopo è ridurre al minimo le circostanze che possono portare a un incidente come la fuga di sostanze pericolose, la propagazione d’incendi e le esplosioni.

    La valutazione del rischio deve essere condotta da personale specializzato e comprendere numerosi aspetti della vita in una fabbrica nel rispetto di apposite leggi e normative nazionali e internazionali.

    Qual è l'obiettivo della valutazione dei rischi

    La valutazione dei rischi nell'industria prende in considerazione, anzitutto, la possibilità che si verifichi un incidente e la conseguente gestione dell’emergenza. Tuttavia, il rischio in un’azienda può anche essere l’incapacità di rispettare i tempi di consegna di una commessa.

    Quindi qual è l'obiettivo della valutazione dei rischi nel settore industriale? L’obiettivo è individuare una vasta tipologia di rischi che potrebbero causare:

    • Danni a persone o strumentazione
    • Danni ambientali
    • Perdita di reputazione
    • Incapacità di rispettare un contratto o di consegnare i prodotti nei tempi pattuiti con il cliente
    • Furto
    • Perdita economica

    Per raggiungere tali obiettivi si possono utilizzare diversi metodi valutativi, tra cui i più conosciuti sono il metodo Hazop, il metodo a indici (o check list) e il sistema Iris, a cui va aggiunta anche la gestione dei cambiamenti quando il sito industriale subisce degli ammodernamenti o degli ampliamenti.

    A cosa serve la valutazione dei rischi nell’industria

    Da quanto appena letto ne consegue che rispondere alla domanda a cosa serve la valutazione dei rischi significa scongiurare che una situazione di pericolo si tramuti in un’emergenza con conseguenze non controllabili.

    Le aree in cui si interviene per valutare le situazioni di rischio sono essenzialmente due:

    1. Gestione a priori del rischio, al fine di evitare il verificarsi di un incidente. Ciò si ottiene con la formazione del personale, dotandosi di tutti i sistemi di monitoraggio contro incendi e fughe di sostanze nocive, ma anche pianificando come intervenire in caso di incidente.
    2. Pianificare la gestione a posteriori è altrettanto importante, perché serve a monitorare costantemente l’evolversi della situazione e porre in essere tutte quelle azioni volte a limitare i danni (diffondere informazioni, organizzare i soccorsi, ecc.).

    Ad esempio, nel caso in cui si verifichi uno sversamento di liquidi altamente infiammabili o dannosi per l’ambiente è importante dotarsi di appositi kit di controllo delle perdite che troverai nel nostro catalogo di prodotti per il controllo dello sversamento dei liquidi.

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    Chi elabora il documento di valutazione dei rischi nell’industria?

    Il Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro risponde in modo chiaro alla domanda: “Chi elabora il documento di valutazione dei rischi”? Il datore di lavoro è la figura che deve redigere il documento di valutazione dei rischi, senza la possibilità di delegarne l’attività a terzi.

    L’obbligo si estende a tutti gli ambiti lavorativi, compresi i siti industriali. Il documento non può essere generico, ma deve contenere:

    • Una relazione sulla valutazione del complesso dei rischi per la salute e la sicurezza del personale impiegato in fabbrica, nella quale devono essere chiari i criteri adottati per la valutazione.
    • L’indicazione delle soluzioni di prevenzione e di protezione adottate e dei DPI distribuiti tra il personale.
    • Il programma delle soluzioni più opportune per aumentare nel tempo i livelli di sicurezza.
    • Le procedure utili ad attuare le misure di sicurezza e l’individuazione delle persone preposte alla sicurezza.
    • Il nome del responsabile del servizio di prevenzione e protezione.
    • L’individuazione delle mansioni a più alto rischio d’infortunio e che per questo richiedono una capacità professionale riconosciuta.

    Quindi, il documento di valutazione dei rischi è indispensabile per individuare ogni possibile rischio, eliminarlo o ridurlo il più possibile attraverso l’adozione di procedure di sicurezza e dotando il personale dei migliori dispositivi di protezione individuale che trovi nel nostro catalogo insieme all’abbigliamento da lavoro più adatto al tuo settore industriale.

    Quando deve essere aggiornata la valutazione dei rischi industriali

    Vediamo, infine, quando deve essere aggiornata la valutazione dei rischi industriali. Ancora una volta il Decreto Legislativo 81/2008, all’articolo 29, ci informa che la valutazione dei rischi deve essere rielaborata ogni qualvolta si verificano le seguenti modifiche e/o variazioni:

    • Modifiche al processo produttivo
    • Variazioni significative all’organizzazione del lavoro ai fini della salute e sicurezza degli addetti
    • Quando l’evoluzione della tecnica rende obsolete precedenti metodologie di prevenzione
    • Dopo un infortunio significativo in azienda
    • Quando la sorveglianza sanitaria lo rende necessario
    • Illustrato chi deve redigere il documento di valutazione e quando deve essere aggiornato, rispondiamo, di seguito, a un’altra domanda chiave che riguarda l’obbligatorietà della valutazione del rischio.

    Quando è obbligatoria la valutazione dei rischi?

    La valutazione dei rischi nell’industria è sempre obbligatoria. Tale principio è un asse portante di tutto il Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro. L’articolo 17 in particolare obbliga il datore di lavoro alla “valutazione di tutti i rischi” e alla “designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi” che si possono materializzare in fabbrica.

    Dal settore alimentare passando per gli impianti siderurgici, dai laboratori di analisi ai centri della logistica, valutare il rischio è una richiesta imposta dalle leggi ma, al contempo, è una strategia di lungo periodo per garantire la continuità produttiva senza intoppi.

    Consulta il nostro catalogo completo di prodotti per la prevenzione dei rischi e la sicurezza sul lavoro per saperne di più.

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    La valutazione dei rischi e l’importanza della prevenzione

    La normativa vigente stabilisce anche quali sono le categorie principali di rischio che devono essere valutate dai datori di lavoro. Tra le principali tipologie di rischi citiamo:

    • L’esposizione ad agenti patogeni
    • L’esposizione a sostanze chimiche tossiche o cancerogene
    • L’esposizione continuativa a sorgenti di rumore
    • La movimentazione di carichi
    • I movimenti ripetitivi di particolari mansioni

    Ne consegue che attutire i rumori generati da determinati macchinari migliora la salute dei lavoratori, ma anche la comunicazione tra gli addetti all’interno dello stabilimento.

    La movimentazione di carichi pesanti è uno dei rischi dell’industria metalmeccanica (e non solo) che si possono ridurre adottando nuove tecnologie come telecamere aggiuntive per eliminare punti ciechi, e individuando aree delimitate entro cui i mezzi di movimentazione possono operare sicuri dell’assenza di operatori.

    Nell’industria alimentare, invece, l’utilizzo di detergenti disinfettanti e la pulizia programmata dei macchinari riduce le cariche batteriche sulle superfici e scongiura la proliferazione di rischi sanitari per i consumatori.

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    Concludendo

    La valutazione del rischio negli stabilimenti industriali è un obbligo di legge sancito nel Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro, ma, allo stesso tempo, è un’ottima strategia per scongiurare il fermo della produzione causato da incidenti prevenibili.

    Il documento di valutazione dei rischi nelle fabbriche è un obbligo non delegabile del datore di lavoro, in cui rientrano specifici adempimenti previsti per legge.

    Ma la valutazione dei rischi in una industria non riguarda soltanto gli incidenti, essa comprende anche la tutela dell’impianto produttivo e dei macchinari da accessi indesiderati e da furti. Il nostro catalogo può aiutarti anche nel ridurre questi rischi grazie ai sensori di sicurezza e allarmi presenti nella categoria sicurezza e ferramenta.

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