Come abbiamo più volte sottolineato nelle scorse righe, quando si parla di Root Cause Analysis sarebbe più corretto riferirsi alla possibilità di ricorrere alla fruizione di più metodi, ben diversi tra di loro, ma accomunati dalla possibilità di identificare i fattori che possono contribuire al verificarsi di un guasto.
5 Why’s Analysis (o analisi dei 5 perché)
Tra i metodi più diffusi per la RCA troviamo ad esempio la 5 Why’s Analysis, o analisi dei 5 perché, forse il modo più semplice e usato per l’analisi delle cause radice. Sorto in seno al Toyota Production System negli anni ’70, è un metodo che consiste nell’individuare e rispondere a una serie di domande che bisogna porsi per circoscrivere il problema e indagarne in modo approfondito la causa scatenante.
L’idea alla base di questo metodo di indagine delle cause principali è che la risposta a ogni perché diventi la base della domanda successiva.
Diagramma di Pareto
Un altro modello RCA è quello del diagramma di Pareto, che fonda la propria base sul fatto che l’80% dei problemi sia determinato dal 20% delle cause critiche: si costruisce così un grafico a barre combinato con un grafico a linea, con le barre che mostreranno la frequenza dell’evento e le linee che determineranno il costo cumulativo o in percentuale.
Diagramma di Ishikawa
Un altro metodo molto utilizzato è il diagramma causa – effetto, conosciuto anche come diagramma di Fishbone o diagramma di Ishikawa. Come altri, anche questo metodo permette di mappare visivamente le cause e gli effetti che un guasto ha sul processo, seguendone poi le diramazioni sulla base di ogni categoria individuata.
Diagramma a dispersione
Ancora, possiamo individuare certamente il diagramma a dispersione, che aiuta a scoprire diverse relazioni tra variabili, così come la Fault Tree Analysis, l’analisi dell’albero dei guasti, che mostra visivamente quali siano gli effetti di un guasto sul nostro processo.
Analisi dei guasti e degli effetti (FMEA)
Un altro metodo pratico – l’ultimo che individuiamo in questa breve sintesi – è quello dell’analisi dei guasti e degli effetti (FMEA), spesso usato durante la fase di progettazione del processo per disporre di una visione più ampia di potenziali difetti o di possibili guasti.