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      • Pubblicato il 11 set 2024
      • Ultima modifica 11 set 2024
    • 9 min

    Tutto sulla manutenzione degli impianti antincendio e i suoi benefici

    Scopri tutto sulla manutenzione degli impianti antincendio, quando va effettuata la manutenzione degli estintori e degli altri presidi antincendio e quali sono i benefici della manutenzione per il dispositivo di sicurezza installato nella tua azienda.

    Tutto sulla manutenzione degli impianti antincendio e i suoi benefici

    Non basta installare un dispositivo antincendio per garantire la sicurezza contro gli incendi, la manutenzione degli impianti antincendio è cruciale per il corretto funzionamento dell’impianto lungo tutta la sua vita tecnica.

    Il nostro compito qui è occuparci della manutenzione degli estintori e di tutte le attrezzature e impianti che fanno parte del sistema antincendio.

    Scoprirai che esistono diversi presidi antincendio e diverse tipologie di impianti progettati per soddisfare le esigenze di sicurezza antincendio in molteplici settori industriali e civili.

    Come funziona un impianto antincendio?

    Prima di passare alla manutenzione, vediamo come funziona un impianto antincendio tipico, tenendo conto del fatto che le dimensioni di un sistema antincendio sono direttamente proporzionali all’area o all’edificio di cui intendiamo garantire la sicurezza antincendio.

    Ma vediamo per punti come è fatto un impianto antincendio nelle sue componenti essenziali, così da comprenderne meglio il funzionamento.

    • Centrale o centralina di controllo: i grandi impianti industriali potrebbero essere dotati di una vera e propria centrale addetta alla sicurezza antincendio, mentre nei casi meno complessi una centralina elettronica si occupa di gestire e interpretare i segnali elettrici che giungono dai sistemi antincendio periferici.
    • Rilevatori: possono rilevare fumo, un'elevata variazione di temperatura nei locali o un’alta concentrazione di gas infiammabili nell’atmosfera.
    • Sirena di allarme e segnale luminoso: una o più sirene e appositi segnali luminosi, avvertono le persone di un incendio in atto.
    • Dispositivi di spegnimento: rientrano nella categoria gli estintori, gli idranti e gli altri dispositivi che attuano lo spegnimento del fuoco.
    • Combinatore telefonico: un apparato che inoltra automaticamente la chiamata ai vigili del fuoco e ai servizi di soccorso.

    Oltre ai sistemi automatici per il monitoraggio e la segnalazione di incendi, in un impianto industriale e in edifici di grandi dimensioni, troviamo sempre dei pulsanti manuali di chiamata allarme antincendio, i quali possono essere attivati da chiunque si trovi in presenza di un principio di incendio.

    I sistemi antincendio di nuova generazione, inoltre, sono dotati di connessione internet per il monitoraggio da remoto e per segnalare eventuali disfunzioni di elementi dell’impianto antincendio.

    Come funziona un impianto antincendio?

    Cosa sono i presidi antincendio?

    All’interno di un impianto antincendio un ruolo importante lo svolgono i presidi antincendio. Per gli addetti ai lavori è semplice individuare cosa sono i presidi antincendio: essi comprendono tutte quelle attrezzature pronte all’uso per la prevenzione e la lotta agli incendi.

    Dunque, per presidi antincendio intendiamo:

    • Estintori
    • Coperte antincendio
    • Secchi antincendio
    • Idranti
    • Porte tagliafuoco e resistenti al fuoco
    • Rilevatori di incendio

    Ma i presidi antincendio come vengono segnalati? La normativa prevede l’esposizione di un’apposita cartellonistica e segnaletica che facilita a chiunque il compito di notare la presenza dei presidi antincendio negli ambienti chiusi e negli spazi all’aperto.

    I pittogrammi antincendio sono disposti in punti visibili e istruiscono gli individui sulle corrette azioni da compiere in caso di necessità.

    Ad ogni modo, gli estintori restano tra i presidi antincendio più pratici e utilizzati in diversi casi d’uso. Dal nostro catalogo potrai scegliere tra diverse taglie di estintori portatili adatti alla tua attività.

    Cosa sono i presidi antincendio?

    I diversi tipi di sistemi antincendio e campi di applicazione

    Per garantire sicurezza contro gli incendi in ogni contesto, sono stati sviluppati nel tempo diversi tipi di sistemi antincendio, i quali utilizzano tecniche e agenti estinguenti a volte complementari e, altre volte, specifici per il contesto di applicazione.

    Nei siti industriali italiani sono prevalentemente diffusi i seguenti sistemi antincendio:

    • Rivelazione fumi: essenziali in molteplici contesti per rilevare principi di incendio o condizioni che potrebbero innescare un vasto incendio.
    • Spegnimento a sprinkler e stazioni di pompaggio: il sistema è composto da numerosi spruzzatori d’acqua a pioggia che possono essere dotati di una propria tanica autonoma o sono collegati a una stazione di pompaggio. Sono utili in fabbrica, in un magazzino o a bordo di mezzi di trasporto pubblico come i treni a breve e lunga percorrenza.
    • Spegnimento a schiuma e stazioni di pompaggio: le schiume antincendio sono composte da acqua e schiuma estinguente che fungono da barriera di separazione tra il combustibile e l’ossigeno. Le varie composizioni di schiumogeno si usano in particolare per spegnere incendi di liquidi infiammabili.
    • Spegnimento a gas inerti e di sintesi chimica: il sistema utilizza un gas estinguente da miscelare con l’aria del locale interessato da incendio, fino a ridurre al minimo la presenza dell’ossigeno comburente. Grazie alla sua caratteristica di impianto antincendio ad agenti puliti, viene impiegato in musei, gallerie d’arte, librerie e archivi, sale computer e depositi di materiali elettrici.
    • Spegnimento water-mist: la tecnica di spegnimento utilizza la vaporizzazione dell’acqua per aggredire il fuoco, assorbendone la radiazione termica, bagnando il combustibile e allontanando l’ossigeno dal centro dell’incendio. Può essere utilizzato per incendi a base solida e a base liquida.
    • Spegnimento e raffreddamento a diluvio d’acqua: conosciuti anche come sistemi spray ad acqua, sono particolarmente utili in quegli impianti industriali dove gli incendi possono svilupparsi rapidamente. La tecnica prevede l’attivazione di ugelli posti in alto da cui cadono getti d’acqua sugli impianti industriali.
    • Spegnimento ad aerosol: gli impianti di estinzione ad aerosol spengono l’incendio per saturazione del locale, tuttavia possono essere usati anche per lo spegnimento di oggetti. Una micro carica esplosiva attiva una capsula di idrossido o carbonato di potassio che si diffonde nell’aria.
    • Spegnimento a polvere: la polvere estinguente è tra le tipologie di applicazioni più versatili poiché può essere applicata a incendi di classe A, B, C, D e, quindi, dalla carta, passando per i metalli alcalini e infine gli incendi generati da apparecchiature elettriche in tensione.
    • Rivelazione atmosfera esplosiva: sistemi atti a rivelare la presenza di vapori, nebbie, polveri e gas infiammabili o instabili in miscela con l’aria. L’industria chimica, mineraria ed energetica sono quelle che maggiormente richiedono l’installazione di tali sistemi, ma anche in ambienti ritenuti meno pericolosi si potrebbero creare le condizioni ideali per un innesco esplosivo.
    • Reti di idranti e stazioni di pompaggio: le reti di idranti sono postazioni di spegnimento fisse composte da cassette idranti, colonne idranti, idrante sottosuolo e attacchi vigili del fuoco. A seconda della tipologia sono posti all’interno e/o all’esterno di grandi complessi industriali, ma anche di edifici a uso civile.

    Per una gestione ottimale del sistema antincendio è fondamentale dotarsi di pannelli di controllo antincendio di ultima generazione, capaci di controllare più zone contemporaneamente.

    I diversi tipi di sistemi antincendio e campi di applicazione

    Impianto antincendio quando è obbligatorio? La normativa

    Passiamo ora alla parte normativa della sicurezza antincendio per verificare quando è obbligatorio l’impianto antincendio.

    L’impianto antincendio è obbligatorio per legge per tutte le attività produttive con un lavoratore, a stabilirlo è il decreto del Ministero dell’Interno 1 settembre 2021 entrato in vigore a partire dal 25 settembre 2022.

    Significa che ogni attività produttiva, aperta o non aperta al pubblico, è obbligata a installare un impianto antincendio adeguato al contesto lavorativo. Restano, per questo, pienamente valide le raccomandazioni e gli obblighi previsti dal Testo unico sulla sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro.

    Sono, inoltre, obbligati a installare presidi antincendio anche i condomini più alti di 24 metri. In ogni caso l’impianto deve essere installato da imprese specializzate dotate di apposite abilitazioni e certificazioni.

    In fase d’installazione di un nuovo impianto antincendio è fondamentale il suo collaudo, ma chi può collaudare un impianto antincendio? Il collaudo viene effettuato dall’impresa che ha installato il sistema antincendio avvalendosi di un ente accreditato o di personale interno accreditato che effettuerà le prove che attestino il funzionamento dell’impianto.

    Manutenzione impianti antincendio: periodicità e benefici

    L’installazione di un sistema antincendio è obbligatoria in molti casi, ma anche la manutenzione è importante e normata per legge.

    Come ogni altro impianto esso è soggetto a usura e, dunque, deve essere sottoposto a verifiche per garantire che sia sempre pienamente funzionante ed efficiente.

    Manutenzione estintori: ogni quanto bisogna effettuarla?

    Partiamo dal verificare ogni quanto la manutenzione estintori deve essere effettuata. Essendo un obbligo di legge, non si può tralasciare il controllo degli estintori che deve essere affidato a una ditta certificata. Quest’ultima, ogni sei mesi, si occuperà di controllare gli estintori, rilasciando apposito documento che attesti l’avvenuta verifica.

    Dunque, se un datore di lavoro sta pensando a come si effettua la manutenzione degli estintori nell’ottica del “fai-da-te” per ridurre i costi, dovrà invece affidarsi a una ditta certificata come previsto per legge.

    Quindi, una volta capito i benefici della manutenzione estintori e ogni quanti mesi va effettuata, passiamo alla manutenzione di tutti gli altri apparati che compongono l’impianto antincendio.

    Manutenzione degli altri apparati e sistemi antincendio

    La manutenzione dei sistemi antincendio va effettuata in base a quanto disposto dalle normative antincendio per il proprio settore di appartenenza, rispettando anche i tempi scritti nei manuali o prescritti dalle specifiche tecniche dell’impianto.

    Infatti, non basta solo sapere la manutenzione estintori a polvere ogni quanto va fatta, poiché la ditta a cui si affida il controllo dell’impianto dovrà occuparsi anche di:

    • Controllare gli estintori
    • Verificare lo stato delle manichette antincendio
    • Controllare che i pannelli di controllo siano funzionanti
    • Controllare che sirene e segnali luminosi siano funzionanti
    • Verificare che le condutture degli estinguenti siano integri e liberi da ostruzioni
    • Sostituire gli estinguenti giunti a fine vita tecnica
    • Ripristinare la segnaletica antincendio dove mancante
    Manutenzione impianti antincendio: periodicità e benefici

    Benefici della manutenzione degli impianti antincendio

    Il beneficio principe della manutenzione del sistema antincendio è chiaro, poiché, in caso di necessità, tutte le attrezzature risulteranno funzionanti, riuscendo a circoscrivere adeguatamente l’incendio.

    Essendo poi la manutenzione del dispositivo antincendio un obbligo di legge per tutte le attività produttive, si eviteranno sanzioni e costosi problemi legali con le autorità preposte alla vigilanza.

    Il buon funzionamento del dispositivo antincendio è cruciale anche per l’assicurazione contro gli incendi. In caso d’incendio, se l’impianto non è a norma, decadranno i benefici contrattuali previsti dalla polizza.

    Conclusione

    Hai dunque chiaro qual è l’importanza di impianti antincendio sempre efficienti, e insieme abbiamo riscoperto i presidi antincendio cosa sono.

    Insieme abbiamo affrontato anche l’argomento della manutenzione estintori ogni quanto deve essere effettuata, ovvero ogni sei mesi. Abbiamo anche risposto alla domanda: l’impianto antincendio quando è obbligatorio? e scoperto che è necessario in tutte le attività produttive con uno e più dipendenti.

    Tieni a norma la tua attività imprenditoriale con i dispositivi disponibili dal nostro catalogo sicurezza antincendio.

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