- Pubblicato il 27 feb 2023
- Ultima modifica 29 ago 2023
- 5 min
Resistori: cosa sono e a cosa servono
Scopri cosa sono i resistori, qual è la loro funzione in un circuito elettrico o elettronico, quali sono i tipi di resistori disponibili in commercio e come scegliere quelli più adatti per ogni tuo progetto.

I resistori sono i componenti di un circuito elettrico concepiti per limitare la corrente elettrica e regolare la tensione.
Questa proprietà di opporsi al flusso delle cariche elettriche è fondamentale per il funzionamento di ogni dispositivo elettrico ed elettronico.
In questa guida imparerai a distinguere il dispositivo dalla grandezza fisica grazie a una breve e chiara carrellata teorica, apprenderai come si legge il valore di resistenza direttamente sul resistore grazie al codice colori e scoprirai quali sono e come vengono realizzati i vari tipi di resistori in commercio per specifiche applicazioni.
Differenza tra resistenza elettrica e resistore
Anche se non di rado i due termini vengono confusi o addirittura usati come sinonimi, la resistenza elettrica è la proprietà fisica del materiale di cui è composto il resistore.
Per definizione, la resistenza elettrica è la grandezza fisica che esprime la tendenza di un materiale ad opporsi al passaggio di una corrente elettrica. È proprio questa capacità più o meno spiccata di ogni materiale che contraddistingue il resistore.La resistenza non dipende dal valore della tensione elettrica applicata al materiale né dall’intensità della corrente che l’attraversa, bensì dalle sue caratteristiche fisiche.
Lo scienziato tedesco Georg Simon Ohm nel 1821 intuì che la resistenza elettrica di un conduttore è funzione della sua lunghezza e sezione e della resistività del materiale di cui è composto, la caratteristica intrinseca di comportamento del materiale al passaggio della corrente. In onore dello scienziato, l’unità di misura della resistenza R è chiamata Ohm (Ω).
Il componente elettrico del resistore
Il resistore è, quindi, il componente fisico che viene inserito nel circuito elettrico, ed è contraddistinto dal valore nominale (valore della resistenza alla temperatura standard di 25 °C) e dalla tolleranza (massima differenza espressa in % fra il valore reale e il valore nominale).
La tolleranza dei resistori è un indice della precisione del valore di resistenza attribuito ai componenti: una tolleranza maggiore indica una minore precisione.
I valori commerciali della resistenza di un resistore sono raggruppati in intervalli denominati serie, dove ogni serie è l’insieme di valori compresi in una decade, un intervallo di lunghezza pari a 100 (ad esempio, 25-250, 100-1000, eccetera).
Le serie presenti in commercio sono codificate E6, E12, E24, E48, E96, E192, in base alla norma IEC 60063, e ogni serie è caratterizzata da un determinato valore di tolleranza: si va dallo 0,5% della serie E192 al 20% della E6.
Resistori in serie e in parallelo
Dalla teoria dei circuiti, sappiamo che due o più elementi di un circuito elettrico collegati in serie sono attraversati dalla stessa corrente, mentre in parallelo sono sottoposti alla stessa tensione: lo stesso principio si applica ai resistori in parallelo e in serie.
Con il collegamento in serie, ai capi di ogni resistore si ottiene una tensione inferiore a quella a cui è alimentato il circuito, mentre il collegamento in parallelo permette di ridurre la corrente che attraversa il singolo resistore.

Credits: Jma468
Codice colori dei resistori e calcolo della resistenza
Le dimensioni ridotte dei resistori non consentono di stampare sul componente il relativo valore di resistenza in modo che sia leggibile. Per tale motivo si ricorre a bande colorate facilmente riconoscibili sulla superficie esterna del resistore che codificano il valore di resistenza secondo un codice colori internazionale.

Di base, i resistori presentano quattro bande, di cui una è distanziata per stabilire l’ordine di lettura. Le prime due cifre del valore in Ohm della resistenza sono fornite dalle due bande iniziali, mentre la terza banda è la potenza di dieci per cui va moltiplicato il valore a due cifre ottenuto. La tolleranza è rappresentata dall’ultima banda.
I valori delle prime tre bande sono i seguenti:
Colore della banda | Valore associato |
---|---|
Nero | 0 |
Marrone | 1 |
Rosso | 2 |
Arancione | 3 |
Giallo | 4 |
Verde | 5 |
Blu | 6 |
Viola | 7 |
Grigio | 8 |
Bianco | 9 |
La tolleranza, invece, è espressa in percentuale come segue:
Colore della banda | Valore associato |
---|---|
Argento | 10% |
Oro | 5% |
Marrone | 1% |
Rosso | 2% |
Verde | 0,5% |
Blu | 0,25% |
Viola | 0,1% |
Grigio | 0,05% |
Vediamo un esempio di lettura del valore di resistenza prendendo in esame il resistore nella figura a inizio di paragrafo.
La sequenza di colori delle quattro bande è marrone, nero, rosso e oro. Le prime due cifre sono 1 e 0, mentre la terza è 2: dobbiamo moltiplicare 10 per 100. Il colore oro della tolleranza corrisponde al 5%, per cui otteniamo una resistenza di 1000 (± 50) Ω.
Tipi di resistori e applicazioni
Concludendo
In questa guida hai appreso cos’è un resistore e perché è fondamentale per limitare la corrente e regolare la tensione nei circuiti elettrici ed elettronici.
Inoltre, hai imparato a distinguere tra il resistore come componente del circuito e la resistenza elettrica che esprime, hai visto come viene codificato il valore della resistenza direttamente sul resistore e hai appreso come leggerlo.
Infine, hai scoperto che esiste una varietà di resistori disponibili in commercio per ogni applicazione.
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