L’ultima area su cui vogliamo brevemente soffermarci è legata alla privacy e alla sicurezza dei dati, che sono elementi sempre più fondamentali nel mondo di oggi. Qualsiasi attività dannosa può far trapelare informazioni critiche sui prodotti o bloccare l'intera operazione. Le clausole relative alla protezione dei dati, alla conservazione dei dati, alla condivisione delle informazioni e all'uso di software aperti devono dunque essere stabilite chiaramente per evitare una violazione dei dati.
Insomma, a margine delle brevi riflessioni che sopra abbiamo cercato di condividere, dovrebbe essere chiaro come un contratto di procurement – ancor di più un contratto di e-procurement - sia un documento estremamente importante per garantire la conformità, per mitigare il rischio aziendale e per ridurre l'ambiguità o il conflitto nelle forniture. Ma l’azienda può fare tutto da sola? L’organizzazione è davvero in grado di seguire in autonomia questi e gli altri suggerimenti che dovrebbero condurla verso la formalizzazione di un buon contratto di procurement?
In realtà, tranne il caso in cui l’organizzazione sia sufficientemente strutturata e abbia dunque al suo interno un ufficio legale che possa occuparsi della contrattualizzazione di questo tipo di accordi, è sempre preferibile che in fase di negoziazione l’imprenditore possa avvalersi della collaborazione di un esperto consulente che possa accompagnarlo nella stipula del contratto di procurement più favorevole, evitandogli degli errori o delle incongruenze che potrebbero rendere sconveniente l’accordo.
Ricordiamo che un contratto di procurement con delle clausole poco competitive potrebbe infatti turbare gravemente il proprio business, fino ad arrivare all’estrema conseguenza di danneggiare in maniera irreversibile la propria marginalità.