Il modo migliore per implementare un programma di RCM è adottare un approccio logico e strutturato. Scopriamo insieme quali sono le principali fasi in cui è elaborato.
Selezionare un asset su cui eseguire l’analisi RCM
La prima fase è la scelta di un asset su cui eseguire l'analisi RCM: tra i principali fattori da considerare per la selezione dell’asset possono essere la criticità dell'asset per le operazioni, i costi di riparazione sostenuti in passato e i costi di manutenzione preventiva sostenuti in precedenza.
Definire le modalità di guasto
Analizzare il sistema e comprendere i diversi modi in cui il sistema può guastarsi è la fase successiva. In questo step è utile coinvolgere i propri collaboratori e i dipendenti che si interfacciano costantemente con l’asset.
Valutare le conseguenze di un guasto
Si deve dunque valutare che cosa potrebbe accadere in caso di guasto, in termini di problemi di sicurezza, scarse prestazioni aziendali, ripercussioni su altre apparecchiature, e così via. Anche in questo caso, operatori dell'impianto, esperti delle apparecchiature e tecnici devono collaborare per identificare le cause principali dei guasti alle singole apparecchiature.
Determinare una strategia di manutenzione per ogni modalità di guasto
A questo punto, bisognerà procedere con la selezione di una strategia di manutenzione per ciascuna modalità di guasto ritenuta critica, rendendo tale applicazione economicamente e tecnicamente fattibile e conveniente.
Implementare la strategia ed eseguire revisioni periodiche
Affinché il programma RCM sia efficace, bisognerà attuare le raccomandazioni di manutenzione identificate nella fase precedente. Dopo l'attuazione, le revisioni periodiche aiuteranno il responsabile della manutenzione a rispettare l’efficacia della strategia di manutenzione.