L'e-commerce B2C (Business To Consumer), che gestisce le relazioni tra le aziende e i consumatori finali, è nato negli anni '90. Il vero decollo dell'e-procurement è invece avvenuto negli anni 2000, con l'avvento della banda larga che ha contribuito allo sviluppo dei siti internet, delle applicazioni e dei data center. Destinato alle attività B2B (Business To Business), inizialmente l'e-procurement era stato concepito per facilitare gli appalti pubblici online e si riduceva alla dematerializzazione dei cataloghi prodotti per agevolare gli ordini degli acquisti di forniture. Successivamente si è trasformato in piattaforme che consentono di inviare e ricevere ordini elettronici.
L'e-procurement non va confuso con l'e-commerce B2B o e-business. Quest'ultimo riguarda le vendite, mentre l'e-procurement è una soluzione software online che permette di centralizzare e di guidare la gestione degli acquisti per tenere meglio sotto controllo le spese dell'azienda. Pertanto, le piattaforme di e-commerce rispondono alle aspettative commerciali del venditore, mentre le piattaforme di e-procurement sono concepite per i buyer, il cui compito consiste nello scegliere i prodotti e negoziare i prezzi in base alle esigenze aziendali.
Con l'emergere di operatori come Amazon, eBay, AOL e successivamente l'esplosione della bolla internet nel 2000, a cui ha fatto seguito la crisi finanziaria, gli uffici acquisti hanno progressivamente abbandonato le soluzioni di e-procurement. Sviluppate frettolosamente, sono state giudicate instabili, e la loro affidabilità è stata messa in discussione. Pertanto, le soluzioni di Spend Management che vengono proposte oggi sono in realtà piuttosto recenti.