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      • Pubblicato il 14 nov 2022
      • Ultima modifica 30 nov 2023
    • 6 min

    Gestione dell'MRO nel post COVID

    Secondo gli esperti la ripresa è dietro l'angolo e sarà più veloce di molti altri eventi del passato.

    Gestione dell'MRO nel post COVID

    La ripresa dopo l'interruzione causata dalla pandemia ha comportato diversi problemi, poiché le aziende stanno cercando di aumentare la produzione. C'è molta pressione per tentare di rimettere in moto tutto il sistema. Quindi cosa dovrebbe fare il settore MRO?

    Quando è arrivata la pandemia non avevamo un manuale da seguire su come comportarci e ora, allo stesso modo, servono pragmatismo e innovazione per rialzarci. Secondo gli esperti la ripresa è dietro l'angolo: sarà più veloce di quelle che hanno riguardato molti altri eventi del passato, inclusa la crisi finanziaria del 2008.

    Gli economisti parlano di ripresa a forma di V, soprattutto nel commercio al dettaglio, poiché l'attività è in forte crescita dopo il calo drastico causato dalla pandemia. Ma il mondo dell'approvvigionamento di prodotti MRO (Manutenzione, Riparazione e Operazioni) è cambiato. Alcuni fornitori hanno cessato l'attività, i prezzi stanno aumentando e in alcuni settori ci sono operazioni di manutenzione arretrate da portare a termine.

    In determinati settori la manutenzione è stata posticipata, perché durante la pandemia la domanda è aumentata vertiginosamente. Allo stesso tempo, le restrizioni dovute al COVID-19 hanno impedito ai fornitori di recarsi in loco e hanno interrotto le catene di approvvigionamento, a scapito delle scorte di magazzino.

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    La manutenzione è un investimento a lungo termine. Le aziende che hanno interrotto l'attività inizieranno a vedere le conseguenze nell'arco dei prossimi 12 mesi

    Richard Jeffers, Director of Maintenance Solutions di RS Group.

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    Richard Jeffers, Director of Maintenance Solutions di RS, ha affermato che la ripresa potrebbe essere difficoltosa a causa dell'aumento della produttività che si è verificato durante la pandemia. "In quella situazione di emergenza, molti interrompevano la manutenzione perché erano troppo impegnati a produrre", ha dichiarato.

    "Ma la manutenzione è un investimento a lungo termine. Le aziende che hanno interrotto l'attività inizieranno a vedere le conseguenze nell'arco dei prossimi 12 mesi".

    Secondo Jeffers, strumenti digitali come il monitoraggio delle condizioni dovrebbero far parte del piano di ripresa post-COVID di qualsiasi produttore per poter prevedere eventuali falle. "Nel mondo della manutenzione è sempre bene fare tutto il possibile per aumentare i tempi di reazione", ha aggiunto.

    La pandemia: un campanello d'allarme

    Naturalmente, per eseguire la manutenzione sono necessari i componenti giusti. Diego Comella, Managing Director di RS Italia, ha affermato che la pandemia ha dimostrato quanto fossero vulnerabili alcune catene di approvvigionamento.

    Secondo Comella, la pandemia è stata come un campanello d'allarme per le aziende, perché ha mostrato loro che non possono semplicemente continuare a lavorare come al solito, ma devono analizzare tutti gli aspetti delle loro catene di approvvigionamento per assicurarsi che siano più resilienti.

    Mentre la ripresa economica dalla pandemia procede a pieno ritmo, Comella ha affermato che solo le aziende che hanno costruito catene di approvvigionamento più forti e resilienti saranno in grado di sfruttare le opportunità che essa porterà.

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    La pandemia abbia avvicinato i team MRO e i team di approvvigionamento, che, per necessità, sono sicuramente riusciti a comprendere meglio il ruolo l'uno dell'altro.

    Diego Comella, Managing Director di RS Italia.

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    Diego Comella, Managing Director di RS Italia, sostiene che serve collaborazione, non solo con i fornitori, ma in tutta l’azienda. Ritiene che tutte le parti interessate debbano essere coinvolte, per poter comprendere i problemi che deve affrontare la catena di approvvigionamento di un'azienda.

    "Penso che la pandemia abbia avvicinato i team MRO e i team di approvvigionamento, che, per necessità, sono sicuramente riusciti a comprendere meglio il ruolo l'uno dell'altro", ha affermato.

    "La mia opinione è che, grazie a ciò, saranno in grado di fornire un valore complessivo superiore all'azienda, ma serviranno anche le tecnologie e la riduzione dei KPI troppo ristretti, ovvero che non considerano i vantaggi apportabili all'azienda da un punto di vista più ampio”.

    Descrivendo le collaborazioni più strette come "un enorme passo avanti per l'MRO", Comella ha dichiarato che esse devono andare oltre il lavoro all'interno dell'azienda.

    "Le aziende sono più recettive, aperte e disponibili a considerare modi alternativi di fare le cose, come invitare la catena di approvvigionamento a valutare insieme le opportunità e a collaborare”, ha aggiunto.

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    Le aziende con funzioni di approvvigionamento avanzate sanno che la collaborazione con i fornitori offre a entrambe le parti l'opportunità di aumentare le entrate e i profitti.

    McKinsey & Co: Cinque aspetti che possono aiutare l'MRO a incentivare la ripresa

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    In una recente relazione sul ruolo che l'MRO può svolgere nell'incentivare la ripresa, la società di consulenza McKinsey ha dichiarato: "Oltre a concentrarsi sui costi, le aziende con funzioni di approvvigionamento avanzate sanno che la collaborazione con i fornitori offre a entrambe le parti l'opportunità di aumentare le entrate e i profitti".

    "In effetti, le aziende che innovano regolarmente in collaborazione con i fornitori possono ottenere una crescita degli utili più elevata (fino al 10%)", ha aggiunto la relazione.

    Focus sull’innovazione

    Diego Comella concorda sul fatto che l'innovazione è essenziale. Ma avere le persone giuste nel team di approvvigionamento MRO è fondamentale per una ripresa di successo. "Negli ultimi 12 mesi è diventato molto più difficile assumere in ruoli di approvvigionamento rispetto a prima del COVID", ha affermato.

    "Chi si occupa di approvvigionamenti rappresenta una risorsa limitata che dovrebbe essere utilizzata con parsimonia al fine di apportare il massimo valore", ha dichiarato Comella. I servizi a valore aggiunto, le vending machine e gli strumenti digitali possono consentire a questi professionisti di utilizzare la propria esperienza per concentrarsi sulle relazioni con i fornitori e rendere più resiliente la catena di approvvigionamento.

    L'indagine 2021 sul procurement indiretto, condotta da RS in collaborazione con il Chartered Institute of Procurement & Supply (CIPS), ha rivelato che circa un terzo (28%) di chi ha risposto ha incrementato l'utilizzo degli strumenti digitali.

    Un altro terzo (36%) ha affermato che la collaborazione con i fornitori sta aumentando. Sebbene sia diminuita la pressione volta a ottenere risparmi su base annua, i budget operativi più bassi e la necessità di ridurre i costi di inventario rimangono tra le tre principali pressioni aziendali a cui sono sottoposti i professionisti dell’approvvigionamento.

    In un certo senso, la ripresa post-COVID-19 pone quasi tante sfide operative quanti sono stati i lockdown che hanno accompagnato la pandemia. Ma con un approccio pragmatico e collaborando con i fornitori è possibile superarle.

    I prezzi stanno aumentando e questo mette sotto pressione i budget già ristretti. Sarà necessario innovare per proseguire con le procedure, ma non si tratta di nulla di impossibile, soprattutto se si utilizzano strumenti digitali per aumentare la trasparenza.

    Comella ha riassunto in questo modo: "La nostra indagine evidenzia chiaramente il valore aggiunto di avere al proprio fianco in questi tempi difficili un fornitore affidabile e resiliente, come RS. Incoraggiamo i nostri clienti ad attingere alla nostra esperienza e competenza nell’aiutarli a raggiungere i loro obiettivi".

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