L’introduzione delle disposizioni del Nuovo Codice degli Appalti ha seguito un calendario piuttosto stringente, la cui prima scadenza fondamentale è stata quella del 1° aprile 2023, momento a partire dal quale è stata prevista la vigenza della norma. L’operatività del Codice è poi entrata in vigore dal 1° luglio 2023, con la sola eccezione della norma, mentre il 1° gennaio 2024 entrerà in vigore la parte relativa alla digitalizzazione degli appalti.
Il prossimo anno vedrà poi protagoniste alcune altre date di scadenza, a cominciare da quella del 30 giugno, termine della qualificazione con riserva delle Stazioni Appaltanti: unioni di comuni, province, città metropolitane, comuni capoluoghi di provincia e regioni dovranno dunque iscriversi a regime a partire dal 1 gennaio 2024 e ottenere i requisiti di qualificazione entro tale data. Dal giorno successivo scatteranno, invece, le sanzioni previste dall’ANAC per le violazioni degli obblighi informativi verso la Banca dati nazionale.
Infine, evidenziamo come dal 1° gennaio 2025 diventi obbligatorio il BIM, il metodo basato sui modelli digitali 3D delle costruzioni per la progettazione e la realizzazione di opere di nuova costruzione e per gli interventi su costruzioni esistenti per importo a base di gara superiore a 1 milione di euro.
Sempre a decorrere dalla stessa data le Stazioni Appaltanti qualificate per la progettazione e l’affidamento non saranno più qualificate in automatico anche per l’esecuzione del contratto, e dovranno pertanto essere in possesso dei requisiti specifici che sono riportati nell’allegato II.4 del Codice degli Appalti.