La "Blockchain" nasce nel 2008, appena prima della comparsa del Bitcoin, in particolare per accelerare lo sviluppo delle criptovalute. Questa tecnologia di archiviazione e trasmissione delle informazioni sotto forma di "catena di blocchi" offre una tracciabilità sicura delle transazioni.
La scelta del nome "Blockchain" è dovuta al fatto che le transazioni tra gli utenti connessi in rete sono raggruppate in blocchi. La condivisione dei dati avviene rapidamente e senza intermediari.
Secondo il matematico Jean-Paul Delahaye, una Blockchain è come "un grande quaderno, che chiunque può leggere liberamente e gratuitamente, sul quale chiunque può scrivere, ma che è impossibile cancellare o distruggere".
In questo modo, dopo che l'utente è stato identificato mediante la propria firma elettronica o chiave cifrata, la transazione viene validata attraverso dei "nodi di archiviazione". Sono i computer o i dispositivi mobili di altri utenti della catena che verificano le transazioni e ne ospitano una copia. Dopo che il blocco è stato validato, vengono aggiunte la data e l'ora alla catena di blocchi (una sorta di grande database collaborativo e non falsificabile). A quel punto la trasmissione è visibile a tutta la rete, compresa la persona che ha ricevuto i Bitcoin o altre criptovalute.
Fonte: Bercy Entreprises Infos
Oggi sono molte le organizzazioni che si affidano alla crittografia della Blockchain per garantire la sicurezza e l'affidabilità dei dati trasmessi: dall'Europol alle banche, dalla società che gestisce le carte Visa fino a SAP e Christie’s per le vendite all'asta registrate nella Blockchain.
Come si può vedere, i campi di applicazione legati alla Blockchain sono molteplici e la si incontra anche nei settori della logistica, dell'industria e nel settore sanitario.