- Pubblicato il 19 dic 2024
- Ultima modifica 20 dic 2024
- 5 min
L'evoluzione strategica degli acquisti MRO: da spesa necessaria a vantaggio competitivo
La terza ricerca RS Italia sul Procurement dei Materiali Indiretti conferma il nuovo ruolo strategico degli acquisti MRO per lo sviluppo delle aziende.

Gli acquisti MRO (Maintenance, Repair and Operations) sono una componente critica nella gestione della supply chain aziendale.
Contrariamente a quanto avveniva in passato, quando erano considerati come una mera necessità operativa, oggi la gestione strategica degli acquisti MRO è ben valutata come una leva fondamentale per creare valore e vantaggio competitivo.
A sottolinearlo con puntualità è la terza Ricerca italiana sul Procurement dei Materiali Indiretti di RSItalia, in cui si evidenzia la crescente importanza dell’ufficio acquisti, sempre più attento alle sfide del mercato e, come tale, elemento essenziale nell’organizzazione aziendale.
L’indagine offre infatti una panoramica dettagliata e completa delle sfide e delle opportunità nei processi di approvvigionamento MRO, sottolineando quanto vi sia bisogno di un approccio integrato e strategico che coinvolga tutta l’azienda, che favorisca la collaborazione con i fornitori e che – come indica Massimiliano Rottoli, Managing Director di RS Italia – sfrutti le tecnologie digitali per migliorare efficienza e sostenibilità.
Il ruolo tradizionale degli acquisti MRO
Per comprendere come sia cambiato l’approccio nei confronti degli acquisti MRO, giova esordire con una breve sintesi di quale sia stato il loro ruolo tradizionale.
Di fatto, non sfugge come gli acquisti MRO abbiano storicamente rappresentato una sfida molto ostica per le imprese: la natura stessa di questi materiali - dai più semplici articoli di consumo fino a componenti critici per la manutenzione degli impianti - ha reso particolarmente ardua la loro gestione.
A contribuire alla loro complessità giocano ulteriori fattori come la frammentazione dei fornitori e la frequente difficoltà nel prevedere con precisione i fabbisogni, funzionali a creare un'area di gestione particolarmente onerosa dal punto di vista operativo.
Tradizionalmente, dunque, l'approccio di molte imprese è stato quello di considerare gli acquisti MRO come una necessità da gestire al minor costo possibile, con un focus principalmente tattico e orientato alla riduzione della spesa diretta.
Il risultato è stato, di sovente, l’adozione di una gestione reattiva degli approvvigionamenti, spesso basata su procedure standardizzate e poco flessibili. Le aziende tendevano a mantenere scorte eccessive per evitare il rischio di stockout, generando inefficienze e immobilizzando risorse finanziarie. La relazione con i fornitori era principalmente transazionale, con negoziazioni focalizzate quasi esclusivamente sul prezzo e con scarsa attenzione agli aspetti qualitativi e di servizio.
Quali barriere interne rendono difficoltosa la quantificazione dei fabbisogni di MRO?

La trasformazione degli acquisti MRO
Fortunatamente, le cose sono oggi cambiate in meglio e, in buona parte dei casi, lo hanno fatto grazie all’avvento delle tecnologie digitali, evento che ha rappresentato un punto di svolta fondamentale nell'evoluzione degli acquisti MRO.
A conferma di ciò, la terza Ricerca italiana sul Procurement dei Materiali Indiretti ha indagato sul tasso di familiarità delle imprese con una serie di tecnologie più o meno complesse, facendo emergere che sussiste un’effettiva confidenza con quelle evolute. In particolare, più di 6 imprese su 6 usano sistemi informativi integrati oltre al pacchetto Office, mentre poco più di 4 imprese su 10 usufruiscono di piattaforme di e-marketplace per i propri acquisti.
Tra le altre statistiche di maggiore rilievo, condividiamo come più di 5 imprese su 10 usino piattaforme di e-procurement, mentre solo 1 impresa circa su 10 usa con assiduità tecnologie più evolute come il cloud computing, le analisi sui big data o il cloud computing. Il 10% delle imprese fruisce dell’Industrial Internet of Things.
La gestione strategica della supply chain MRO
Contributo digitale a parte, è lecito affermare che la vera evoluzione degli acquisti MRO si sia realizzata nel momento in cui si è diffusa con maggiore soddisfazione la tendenza ad adottare una visione strategica più ampia della supply chain aziendale, che superi la logica del puro costo per adottare un approccio basato sul valore totale di possesso (Total Cost of Ownership).
Un elemento chiave di questo approccio è lo sviluppo di partnership strategiche con i fornitori, relazioni che siano in grado di superare il concetto di semplice fornitura di materiali e includano invece la condivisione di competenze, l'innovazione congiunta e la ricerca di soluzioni per migliorare l'efficienza operativa. I fornitori diventano quindi partner nella gestione dell'innovazione e nel miglioramento continuo dei processi, contribuendo attivamente alla creazione di valore.
È ancora la terza Ricerca italiana sul Procurement dei Materiali Indiretti a rammentare come l’efficienza e la resilienza aziendale siano fortemente influenzate dalle scelte di gestione e sviluppo delle relazioni con i fornitori. L’analisi condivide altresì che il trend dominante sia lo sviluppo di diversi canali di fornitura, su cui costruire rapporti consolidati e di lungo termine (74%). La competizione tra i fornitori è finalizzata al conseguimento di una riduzione degli oneri per il 56% delle imprese, mentre solamente il 16% del campione afferma di usare un unico fornitore per tutti i fabbisogni di MRO.
Ancora, dall’indagine emerge come le relazioni di fornitura per gli MRO siano generalmente contraddistinte per approcci collaborativi (55%), e in un caso su tre si prevede che i fornitori siano coinvolti direttamente nelle decisioni aziendali.
Tra gli ultimi dati di maggiore rilievo, si sottolinea come il 46% delle imprese affermi di avere sviluppato un sistema di valutazione oggettivo per individuare e valutare i fornitori MRO, con KPI specifici per la misurazione della loro sostenibilità economica, sociale e ambientale. Il 77% delle imprese premia fornitori che aggregano e consolidano gli ordini, e sono inoltre oggetto di apprezzamento quei fornitori che dimostrano attenzione nei confronti della sostenibilità degli imballaggi (64%), così come di quei fornitori che si impegnano in politiche di tutela dei dipendenti e della comunità di riferimento (61%). Poco più di un’impresa di 10 afferma di privilegiare fornitori locali e/o che usano fonti di energia rinnovabile.
Sostenibilità e economia circolare negli acquisti MRO
La crescente attenzione alla sostenibilità ambientale sta influenzando profondamente anche la gestione degli acquisti MRO, con le aziende che stanno sempre più adottando politiche di approvvigionamento che privilegiano materiali e componenti sostenibili, con un occhio particolare al loro ciclo di vita e alla possibilità di riutilizzo o riciclo.
L'economia circolare è infatti divenuta un elemento centrale nella strategia di gestione degli acquisti MRO, con un focus sulla riduzione degli sprechi e sull'ottimizzazione dell'utilizzo delle risorse. Un simile approccio, evidentemente, non solo contribuisce alla sostenibilità ambientale ma può generare anche significativi vantaggi economici, amplificati dalla rigenerazione di componenti, dal riutilizzo di materiali e dall'adozione di pratiche di manutenzione predittiva che permettono di ridurre i costi e di migliorare l'efficienza operativa.
Inoltre, una gestione sostenibile degli acquisti MRO continua a rappresentare un elemento di differenziazione competitiva, soprattutto in mercati dove la sensibilità ambientale dei clienti è in crescita.
