Dovremo aumentare i prezzi a causa della Brexit?
Ora sappiamo che le merci che si spostano tra il Regno Unito e gli Stati membri dell'UE non saranno soggette a costi aggiuntivi di tariffe e dazi. Il nostro obiettivo è quello di garantire che i clienti ricevano un prezzo interessante e competitivo rispetto al nostro modello di servizio elevato.
Cosa significa tutto questo per i nostri mercati europei?
Ciascun mercato produrrà un impatto differente. I dettagli dell'impatto su ciascun mercato verranno comunicati nei prossimi mesi.
Abbiamo preso in considerazione l'introduzione delle tariffe doganali dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) per tutti i nostri acquisti dall'UE?
Sì.
Nei casi in cui la nostra organizzazione dovesse occuparsi delle importazioni dal Regno Unito, quanti porti di ingresso utilizzeremo?
Utilizziamo tre punti di ingresso principali: il tunnel della Manica e gli aeroporti di Heathrow ed East Midlands.
Abbiamo analizzato le nostre polizze assicurative, comprese le inclusioni ed esclusioni, in modo da conoscere le coperture per gli impatti associati alla Brexit?
Sì, non occorre apportare alcuna modifica alla copertura fornita dal nostro assicuratore.
Prevediamo la sussistenza di problemi assicurativi legati alle modifiche apportate a elementi come ad esempio termini del contratto, diritti di proprietà intellettuale e forza maggiore?
No.
Abbiamo eseguito la revisione dei contratti aziendali al fine di identificare i termini interessati dalla Brexit? In caso affermativo, abbiamo identificato gli eventuali rischi legati a maggiore responsabilità finanziaria e normativa, risoluzione o reclami relativi alle modifiche legislative, riferimenti al diritto dell'UE, clausole MAC (Material Adverse Change, clausola di assenza di effetti sfavorevoli), forza maggiore, giurisdizione, limitazioni territoriali e clausole specifiche della Brexit?
Sì: non è presente alcun impatto materiale.
Abbiamo valutato l'impatto delle modifiche normative specifiche dei prodotti e servizi associate ai regimi di conformità nuovi e modificati?
Sì.
Quali piani di business continuity (BCP) abbiamo messo in atto per la fornitura di parti e materiali all'estero che potrebbe influire sui beni e servizi da noi forniti?
Disponiamo di un certo numero di settimane di scorte di sicurezza nelle nostre linee a maggiore movimentazione e prevediamo di aumentare il livello di tali scorte per le linee sopra indicate. Continueremo a collaborare con i fornitori per verificarne il livello di disponibilità.
Sono disponibili fatture, bolle di accompagnamento e dichiarazioni di esportazione?
Sì.
L'Incoterm (International Commercial Terms) viene chiaramente indicato sulle fatture?
Sì.
Quali sono i vostri Incoterm?
Negoziamo con i clienti in base a una vasta gamma di Incoterm. Tuttavia, la stragrande maggioranza dei clienti verrà gestita secondo il DDP (Delivered Duty Paid).
Il codice della tariffa del prodotto (almeno 6 cifre) viene indicato chiaramente sulle fatture?
Sì.
Il Paese di origine viene chiaramente indicato sulle fatture e sulla confezione del prodotto, in modo da verificare i criteri per la definizione del Paese di origine?
Sì.
Il valore doganale delle merci viene indicato chiaramente sulle fatture?
Sì.
L'imballaggio a rendere (se applicabile) viene identificato separatamente sulle fatture, con il CPC (Returned Goods: Customs Procedure Code, restituzione di merci: codice di procedura doganale) e i codici tariffari (almeno 6 cifre) chiaramente indicati su di esse?
Sì.
Sono disponibili licenze di esportazione, ove applicabili?
Sì.
Gli autotrasportatori dispongono della corretta documentazione del permesso di guida, compresi i passaporti con validità semestrale e le registrazioni dei rimorchi?
Sì.
Il materiale da imballaggio in legno (wood packaging material, WPM) rispetta gli standard internazionali ISPM15?
Sì.
I vettori sono a conoscenza dei requisiti della dichiarazione di sicurezza e protezione (Safety & Security, S&S) richiesta a partire dal 1° luglio 2021?
Sì.
I vettori sono a conoscenza dei nuovi requisiti del servizio di movimentazione dei veicoli commerciali (Goods Vehicle Movement Service, GVMS) e del modello di allocazione preventiva (Pre-Lodgement Model) a partire dal 1° luglio 2021?
Sì.
Abbiamo effettuato una valutazione dei rischi in relazione ai cambiamenti delle procedure doganali per le esportazioni e importazioni a seguito della Brexit?
Sì.
Abbiamo collaborato con i fornitori stranieri per valutare le potenziali interruzioni nella consegna di queste merci verso UK?
Sì.
Abbiamo eseguito la valutazione dei fornitori in termini di disponibilità e rischi di continuità? In caso affermativo, evidenziare il risultato ad alto livello della valutazione.
RS ha valutato la propria filiera, individuando un'elevata disponibilità dei fornitori. Inoltre, a livello di organizzazione, stiamo pianificando le contromisure per la peggiore delle ipotesi nelle seguenti aree:
- Riduzione della libera circolazione di prodotti, merci, servizi e persone attraverso il confine tra Regno Unito e UE
- Incremento del lavoro amministrativo necessario per gestire i flussi di dati transfrontalieri richiesti
- Restrizioni alla circolazione delle persone, che potrebbero causare carenze di manodopera e competenze in alcuni settori
Disponiamo di un numero EORI UE o UK?
Sì, numero EORI: GB243164091000.
Quali mezzi di trasporto utilizziamo per le consegne?
Quelli del fornitore o la logistica di terze parti per le consegne in entrata e operatori logistici di terze parti per quelle in uscita.
Possiamo fornire codici HS, Paese di origine e spedizione e pesi per tutte le merci e fornire tali dati al momento del preventivo?
Sì, possiamo fornire queste informazioni.